Italia
Per
Ho aderito volentieri all’appello di Gabriella Cims, responsabile dell’Osservatorio Direttiva UE Servizi di Media Audiovisivi del Dipartimento Comunicazioni, perché come ha sostenuto Lidia Ravera in un suo articolo apparso l’estate scorsa, “…lanciare appelli non è un modo vecchio di agire. E’ nuovo, oggi. E’ di nuovo nuovo…”.
Sono docente di algebra presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Il Dipartimento in cui lavoro è stato classificato primo in Italia sia nei nostri rankings ministeriali, che in rankings europei. Dico questo solo per far capire che è con orgoglio che dedico la mia giornata lavorativa a contribuire alla preparazione dei giovani che si iscrivono da noi, pieni di aspettative. Questo significa che non solo cerco di fare quello che è previsto dai miei compiti istituzionali, ma, essendomi occupata ufficialmente di Pari Opportunità, ho anche fatto del mio meglio per portare alle studentesse che arrivavano da noi modelli di donne brillanti impegnate nella scienza in Italia e all’estero, tramite Convegni e Seminari, affinché capissero che studiare e lavorare nelle scienze è una opportunità di realizzazione notevolissima.
Inoltre all’INdAM, dove ho lottato per entrare nel 2007, l’Anno delle Pari Opportunità in Europa, con il preciso intento di mandare in frantumi il “soffitto di cristallo” almeno nel mio ambito, mi sono impegnata a far sì che gli incentivi in forma di borse e premi venissero distribuiti tra i meritevoli incoraggiando le donne e combattendo eventuali atteggiamenti discriminatori che, a onor del vero, non ho mai visto manifestarsi, se non altro perché ero lì a vigilare.
Ora, dato il dispiego di energie che tutto questo richiede, data la mia suprema convinzione che la cultura è una ricchezza estremamente reale e spendibile, secondo voi come mi posso sentire quando apro la televisione nella speranza di rilassarmi un poco e vedo donne che offrono un’immagine completamente diversa da quella in cui credo e per cui ho combattuto una vita intera?
Trenta e più anni fa era in corso una rivoluzione, a cui ho aderito convinta, nei fatti, ma mi sembra che essa si sia interrotta, mi sembra che si sia tornati indietro.
Non posso più quindi limitarmi a fare il mio dovere, voglio reagire, comunque non amo lamentarmi, preferisco proporre soluzioni.
E’ necessario ascoltare questo appello, è necessario capire che le donne del nostro paese meritano qualità.
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