Italia
Tra gli obiettivi strategici della Rai vi è quello di estendere e migliorare la qualità tecnica sulle varie piattaforme tecnologiche, valorizzare l’offerta della Tv pubblica e sviluppare l’interattività con un approccio televisivo e con l’uso di tecnologie amiche che contribuiscano ad abbattere il digital divide.
Sostituire la ricezione individuale con apparati riceventi condominiali, oltre a rappresentare un’operazione di bonifica del paesaggio, migliora la ricezione del segnale televisivo e la qualità delle immagini ed è un’occasione di sviluppo per la nostra industria elettronica e per le professionalità del settore.
In quest’ottica nasce l’iniziativa della Rai di confrontarsi in appositi convegni con l’ANACI, l’associazione nazionale amministratori di condominio, ed Eutelsat.
L’obiettivo – dice un comunicato stampa di viale Mazzini – è quello di “promuovere la cultura della qualità e informare sui nuovi servizi interattivi che la tecnologia offre“. In un processo dove “gli amministratori di condominio e gli installatori sono sempre considerati dalla Rai come mediatori di qualità“, in quanto al centro dell’innovazione tecnologica.
Il prossimo convegno si terrà a Roma in occasione del SAT Expo Europe, Sabato 6 Febbraio alle ore 9,00, presso
Intanto grande soddisfazione per la Rai per il successo della fiction di Stefano Reali ‘Lo scandalo della banca romana’ (Raiuno) alla 23ma edizione del Fipa, il festival internazionale della tv d’autore conclusosi a Biarriz.
Si tratta di un precedente importante per il modello televisivo italiano. La giuria presieduta dal grande scrittore marocchino Tahar Ben Jalloun ha infatti inteso enfatizzare il riconoscimento affiancando al Fipa d’argento per la serie televisiva, un secondo titolo di merito, l’oro, per la sceneggiatura firmata da Ippoliti/Purgatori/Reali.
“E’ un mezzo miracolo – diceva nei giorni scorsi Stefano Reali – che un progetto del genere si sia potuto fare e che i dirigenti della Rai abbiano accettato il taglio di denuncia diretta e senza sconti con cui abbiamo ricostruito uno scandalo dell’Italia di ieri che parla al’Italia di oggi”.
La giuria internazionale che premia il suo lavoro dimostra di aver trovato sintonia col pubblico italiano che a ‘Lo scandalo della Banca Romana’ ha dato un sostegno indiretto, ma forte, con gli indici d’ascolto della messa in onda, appena due settimane fa. Il doppio premio, dal canto suo, dovrebbe far riflettere sulle potenzialità della migliore televisione italiana quando impiega le risorse del cinema al servizio di storie di forte realismo e presa ideale e civile.
Non è infatti un caso che l’altro vincitore assoluto del 23mo Fipa (per la prima volta diretto da una donna e per di più italiana, Maria Teresa Cavina), sia il film per la tv ‘Clandestin’ diretto dal francese Arnaud Bedouet, premiato nel concorso parallelo con l’argento, il premio alla sceneggiatura e quello per la colonna sonora.
E non è un caso nemmeno che i due Fipa d’oro assoluti nelle categorie film per la tv e serie televisive vadano rispettivamente al dramma sociale sulla perdita del lavoro ‘Anversa’ del danese Martijn Maria Smits e al realistico ‘Occupazione’ dell’inglese Nick Murphy che sceneggia le avventure d’ogni genere di un terzetto di soldati britannici cinque anni dopo la loro prima missione in Iraq nel 2003.
“La selezione di quest’anno – commenta Teresa Cavina – non poteva che registrare l’ansia di realtà che attraversa i migliori artisti televisivi ad ogni latitudine. Viviamo in un mondo d’immagini che spesso baratta il falso col vero e spetta quindi ai creatori restituirci emozioni autentiche e punti di vista originali sulla realtà grazie alla loro arte. Sono felice che i giurati abbiano segnalato questo impegno della tv che va oltre le vecchie divisioni tra autorialità e serialità e mi fa ovviamente piacere che Francia e Italia siano nel palmares finale grazie ad opere di qualità”.
Gli altri premi della rassegna hanno poi incoronato un documentario cinese (‘Padre e figlio’) e uno francese (‘A mani basse sul riso’) nei concorsi per le inchieste e i reportage dove l’autentica rivelazione è stato comunque l’israeliano ‘Sihat Hutz’ sulle cabine telefoniche di Tel Aviv. Peccato infine per Marco Paolini i cui ‘Miserabili’ (applauditissimi dal pubblico in sala) sono stati battuti sul filo di lana dal gran favorito di casa, il francese Cedric Klapisch, nella sezione ‘musica e teatro’.
“Si tratta di un riconoscimento importante – ha commentato il Direttore di Rai Fiction Fabrizio del Noce – per una fiction che ha saputo leggere in chiave moderna una vicenda della storia italiana di fine Ottocento. Ancor più significativo che il racconto abbia saputo coinvolgere non solo il pubblico italiano, come testimoniato dal successo di ascolti su Raiuno, ma anche una giuria internazionale”.
“Complimenti agli autori, agli interpreti, al regista e ai produttori per questo – ha concluso Del Noce – nuovo riconoscimento”.