Italia
Troppo spesso il mondo della comunicazione si è chiamato fuori dalla responsabilità etica o vi si è rapportato in modo superficiale e questo non è possibile. Non solo perché la comunicazione è centrale nella trasmissione di valori etici, ma anche perché i comunicatori sono a loro volta imprenditori e quindi facenti parte di un’ampia comunità sociale ed economica. Parte da qui la mission del nuovo progetto Eticmedia, piattaforma interattiva e multimediale, nata per volontà dell’Associazione Physeon da anni impegnata nell’approfondimento scientifico della responsabilità sociale di media, new media e mondo dell’entertainment. Una web tv che ha avuto ieri il battesimo ufficiale, con la presentazione a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione del convegno su “Pluridisciplinarietà della comunicazione web televisiva interattiva e sostenibile. Primo rapporto di ricerca scientifica“. Durante i lavori è stato inoltre presentato il Laboratorio EC-Media Consorzio Wylford, think thank operativo finalizzato al monitoraggio dei contenuti di Eticmedia e presieduto dal professor Marco Eugenio Di Giandomenico, che è anche Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Physeon.
Proprio il professor Di Giandomenico ha aperto il convegno in veste di coordinatore dei lavori, sottolineando il carattere sociale del progetto Eticmedia: “Frutto di una volontà collettiva di più soggetti e attori che operano nei media e di una spinta dal basso molto concreta, con l’obiettivo di produrre e veicolare sulla rete contenuti di alto valore sociale e di qualità culturale riconducibili a valori condivisi dal pubblico“. Un percorso quindi in grado di far lavorare assieme realtà altrimenti in competizione come RaiNet, Rai Cinema, Mediaset e Medusa Film, come ha ricordato anche Giuliana D’Antuono, Segretario Generale Associazione Physeon, che ha illustrato alla platea l’idea ispiratrice del Tecnoumanesimo: “Pensiero che intreccia la dimensione umana, fatta di valori, virtù e conoscenza, con quella tecnologica, da cui non si può prescindere, ma che va vista come strumento e non fine ultimo delle nostre attività“. “Su queste basi la tecnologia – ha precisato D’Antuono – e, nello specifico, il web con le sue potenzialità comunicative, si pone come mezzo in grado di porre l’uomo in condizione di moltiplicare le proprie capacità e conoscenze, nel singolo come nel gruppo“. Su questo terreno concettuale si muove anche il progetto Showbility, anch’esso nato per volontà dell’Associazione Physeon, e dedicato al mondo dei giovani, invitati ad una partecipazione diretta nel miglioramento della società, ma anche in altri campi come l’arte, la cultura, l’intelletto, la musica, la creatività e l’ingegno, settori che si fondono per ispirare in tutti una rinnovata volontà di partecipare attivamente alla costruzione di un mondo migliore, più interessante, civile, armonioso e piacevole , ma soprattutto, come campeggia nel sito di Showbility: “su misura per voi“.
Una misura che nasce da un rapporto diverso tra discipline e dimensioni antiche, spesso lontane, come l’umanesimo, l’economia, la filosofia, la psicologia, le scienze naturali e matematiche, dalle quali è possibile trarre informazioni fondamentali per la comprensione dell’uomo e dell’ambiente in cui vive. Quindi il bisogno di riportare i valori di etica e socialità al centro delle nostre attività, anche lì dove meno siamo abituati a cercarli, come il mercato ad esempio e il mondo dell’imprenditoria, che Alessandro Siragusa, Amministratore Delegato del Consorzio Wylford, ha mostrato essere possibile e fattibile: “Il nostro lavoro consiste nel dare supporto e assistenza proprio a quelle aziende che, a livello nazionale e internazionale, decidono di inserirsi nei grandi mercati globali e di competere con le altre realtà economiche, ma su basi diverse dal profitto fine a se stesso. Seguendo cioè criteri di ‘economia umanitaria’ e di rispetto delle culture altre caratterizzanti i Paesi ospitanti le aziende che richiedono il nostro aiuto, ponendosi in ascolto costante delle Istituzioni e dei centri accademici locali che agiscono in tal senso“.
Lo stesso Governo ha intrapreso delle iniziative molto finalizzate allo sviluppo di responsabilità sociale e al rafforzamento di quei valori considerati da tutti come centrali e distintivi nella nostra cultura. Nel suo intervento Andrea Fantoma, Capo Dipartimento del Ministero Politiche Giovanili, ha ricordato proprio quelle iniziative messe in campo dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che fin dall’inizio si è posta in ascolto dei giovani, immaginati come protagonisti nella società, anche attraverso i new media e il web: “E’ per questo che il ministero ha voluto patrocinare il progetto Eticmedia, web tv che ambisce evidentemente a diffondere cultura dei valori nella società della comunicazione e tra la gente, ma anche nel mondo del lavoro, permettendo a un maggior numero di persone e di giovani l’accesso alla nuove conoscenze, di cui la rete è portatrice“.
In rappresentanza del mondo della conoscenza sono intervenuti anche Enzo Siviero, Vice Presidente CUN, e Mario Morcellini, Presidente della Conferenza Nazionale delle Facoltà e dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione e Preside della Facoltà di Scienza della Comunicazione all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, entrambi a sostegno del sempre più criticato mondo accademico, che tanto invece si impegna sui temi dell’etica e della comunicazione di qualità. A partire da Siviero, che ha chiesto “Maggiore sostegno alle università e al mondo della ricerca, troppo marginalizzati e poco valorizzati“, mentre successivamente Morcellini ha voluto porre l’attenzione sul ruolo dei media e del progetto Eticmedia, utile “Nell’impedire alla società attuale di rinunciare ai suoi valori fondativi, favorendo i giovani nell’accesso ai nuovi saperi, approfittando quindi di un momento favorevole in cui lavorare su nuovi linguaggi e contenuti, spostando l’attenzione dei mezzi di comunicazione dall’audience alla qualità dei prodotti offerti, andando in contro alle esigenze culturali e civili di tutte le fasce sociali di cui è costituito il pubblico mediatico. Da troppo tempo abbandonato alla pervasività dei media tradizionali“.
Maria Moreni, Presidente Associazione Physeon e Coordinatrice Generale di Eticmedia, ha quindi precisato nel suo intervento sulla nascita della web tv: “Pensavamo ad una piattaforma socialmente responsabile, facile da utilizzare, accessibile a tutti, stimolante, interattiva, attraente e in grado di dare una risposta ad ogni necessità d’informazione e intrattenimento“. “Abbiamo cercato di dare a tutti l’opportunità di entrare nella nascente società della conoscenza – ha specificato Moreni – con le sue economie e specifiche culturali, attivando corsi eLearning online, così da acquisire competenze qualificanti e spendibili nel mondo del lavoro”. E ancora: “Altresì importante nel nostro progetto è la necessità di attivare una cinghia di trasmissione tra i consumatori e le imprese, che avranno la possibilità di impegnarsi direttamente sul versante della responsabilità sociale, confrontandosi con il panorama internazionale e facendo del dialogo uno strumento di crescita“.
Un progetto reso possibile grazie al contributo di Rai Cinema, Rai Trade, RaiNet, Mediaset, Medifriend e il Ministero dello Sviluppo Economico (MSE), soggetti portatori di competenze e contenuti utili al progetto Eticmedia e al suo obiettivo di in-formare i cittadini. Come ha spiegato anche Roberto Filippini di Sunet, società che ha sviluppato tecnicamente la web tv seguendo pochi, ma chiari elementi di riferimento: “Tenendo fermi i concetti di semplicità, sostenibilità, accessibilità, velocità, intuitività e interattività“. Una piattaforma che si propone assolutamente in termini di libertà di fruizione, in ogni momento e luogo, sfruttando la rete in ogni declinazione e terminale di accesso. Sei i canali tematici, dedicati a cultura, intrattenimento, economia, educazione, società e alla dimensione dell’emotività, con la voce ‘Feeling’. Tanta formazione, anche gratuita, che tramite l’eLearning si propone di raggiungere il più ampio pubblico possibile, ma anche spazio al virtuale, con avatar guida, percorsi studiati per operatori sociali, all’informazione di qualità, ad un’idea di cultura intelligente high profile e con lo scopo di promuovere partecipazione di massa.
Per il canale ‘Feeling’, in particolare, è intervenuta Francesca Molina, Medico Psicoterapeuta, Presidente dell’Afpa e Presidente Comitato Medico Scientifico dell’Associazione Physeon, sostenitrice di un approccio alla comunicazione: “Centrato sull’individuo e il suo modo di porsi in società, in relazione con gli altri, che voglia porsi all’interno di una rete emotiva, in mezzo agli altri, in modo tale da creare un sentimento comunitario vivo e attivo. Un nuovo modello di pratica sociale da cui partire anche per rivedere i rapporti internazionali tra Paesi e culture diverse, che la globalizzazione e l’omologazione mass-mediatica rischiano di precipitare nel localismo estremo e nel particolarismo egoistico, anteponendo invece i valori della collettività a quelli del singolo, la cultura del dialogo a quella del tanto evocato scontro di civiltà“.
Nella tavola rotonda che è seguita alla presentazione della piattaforma tecnologica Eticmedia, Patrizia Angelini, giornalista Rai, ha coordinato una serie di testimonianze e interventi di diversi attori del mondo delle imprese, dell’associazionismo e del giornalismo. Elisabetta Bruscolini, delegata della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e Direttrice della CSC Production, ha evidenziato ad esempio l’importanza della web tv nell’ottica della capacità di creare nuove figure professionali, soprattutto tra i giovani, di sviluppare cooperazione internazionale tra aziende e diffondere esperienze nel campo dei media più centrate sulla qualità e la responsabilità sociale. Per Rai Cinema è intervenuto invece il direttore generale Paolo Del Brocco, che ha voluto riportare al pubblico della sala l’impegno della Rai nel settore cinema, con nuove produzioni di qualità attente ai valori dell’etica e della responsabilità sociale. Argomenti che anche Giampaolo Rossi, presidente di Rai Net, ha cercato di sottolineare subito dopo, illustrando i grandi risultati della Rai, oggi il più importante broadcaster europeo dopo la BBC, con oltre 1 miliardo di pagine visitate nel 2009 e una media di utenti unici attesi in 7 milioni per il 2010. “RaiNet – ha affermato Rossi – elaborerà e fornirà contenuti dell’azienda pubblica riguardanti temi sociali e trasmissioni di servizio studiati per un pubblico giovane, soprattutto per il target attorno ai 20-30 anni“. “L’obiettivo – ha inoltre spiegato il presidente di RaiNet – è contribuire a far nascere un contenitore interattivo che valorizzi il bello e il buono che c’è in Rete, mettendo a disposizione una funzione, quella di servizio pubblico, determinante per la Rai, non solo sotto il profilo dell’informazione ma anche per le responsabilità educative da sempre applicate al mezzo televisivo e ora sul web“.
Anche Mediaset, con Luciana Migliavacca di Mediafriends, ha riservato un’estrema attenzione a questi temi, cercando di coniugare obiettivi aziendali, responsabilità sociale, qualità nei contenuti e rafforzamento dell’etica all’interno dei nuovi programmi multipiattaforma, soprattutto nel cinema, con produzioni di alto valore culturale, sia cinematografiche, sia documentarie, che anche Eticmedia in parte avrà modo di diffondere. Una piattaforma che ha puntato su una comunicazione diretta con il suo pubblico, ha affermato Raffaele Barberio, direttore di Key4biz e Coordinatore area web tv contents, fondata sulle proprietà emotive tipiche dei mezzi di comunicazione di massa: “Dimostrando grande sensibilità nei linguaggi, rivolgendosi ad interlocutori diversi e ugualmente impegnati in una nuova idea di responsabilità sociale, sia nel campo dei media, sia in quello più vasto della comunicazione, della pubblicità, della formazione, dello scambio di esperienze a livello internazionale, focalizzandosi sulla qualità dei contenuti e dei servizi veicolati all’utente“. Parlando di Eticmedia, ha inoltre specificato l’importanza della sua natura di piattaforma web: “Aggregatore dei migliori prodotti mediatici offerti dai media, riproponendo in chiave a volte didattica, a volte di intrattenimento, ciò che le nuove intelligenze della rete mettono in circolazione in questo paese“.
Ma Eticmedia significa anche impegno sociale diretto, al fianco dei più deboli, delle categorie più svantaggiate, come hanno raccontato Mario Furlan, giornalista e fondatore dell’Associazione City Angel, attiva in 18 città e a cui hanno seguito le testimonianze di Gianluca Melillo del Forum Nazionale dei Giovani, Giammarco Centinaio, Presidente Comitato Scientifico Festival dei Saperi e Vincenzo Merlini, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili de’ L’Aquila. Esperienze importanti, voci di un impegno quotidiano che possono trovare in Eticmedia un valido canale per comunicare con la società, con il cittadino, raccontando come si lavora tra la gente, come si costruisce giorno per giorno un mondo migliore, puntando tutto sul valore della correttezza, della verità e della solidarietà, che poi sono i capisaldi di un’etica collettiva a cui deve fare riferimento ogni individuo facente parte di un gruppo. Al termine dei lavori è stato infine presentato il Festival Digital User Experience, con l’intervento di Stefano Saladino, responsabile di progetto, che ha dato appuntamento a tutti il 4 e 5 febbraio a Milano, con la festa del digitale esplorato in tutte le sue declinazioni, sociali, culturali ed economiche.