Pratiche commerciali scorrette: multa da 80 mila euro ad H3G per addebiti impropri ai possessori di carte Sim o chiavette Usb

di Alessandra Talarico |

Italia


H3G

L’Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato(AGCM) ha comminato una multa da 80 mila euro ad H3G, per una pratica commerciale scorretta posta in essere dall’operatore mobile in relazione all’addebito a clienti titolari di carte SIM o chiavette USB prepagate di importi, talvolta significativi, per traffico voce e/o dati effettuato a credito esaurito.

In particolare, rende noto l’Antitrust, “vari consumatori hanno segnalato di essersi accorti degli addebiti in questione solo al momento della ricarica del credito sulla propria carta SIM o chiavetta USB, subendo la detrazione automatica degli importi in questione dal credito ricaricato”.

L’Authority, più specificamente, ha contestato alla società di non aver comunicato in maniera esaustiva ai consumatori la possibilità di effettuare traffico telefonico e/o dati anche dopo l’esaurimento del credito prepagato e di essere stata ingannevolmente omissiva nell’indicazione delle relative condizioni e conseguenze. H3G, inoltre, non ha predisposto “…efficaci e affidabili meccanismi per una tempestiva segnalazione agli utenti dell’esaurimento del credito prepagato e della possibile e/o avvenuta effettuazione di traffico al di sotto della “soglia” da esso rappresentata”.

 

Tali comportamenti, oltre a essere contrari alla diligenza professionale, sono idonei “a limitare considerevolmente, o addirittura escludere, la libertà di scelta o di comportamento del consumatore medio in relazione al servizio”.

 

La caratteristica fondamentale dei prodotti prepagati (quali SIM e chiavette USB ricaricabili) è infatti quella di consentire la fruizione di traffico telefonico e/o dati fino all’esaurimento del credito acquistato. “Per tale ragione – spiega l’Antitrust – i suddetti prodotti si prestano ad essere utilizzati principalmente da utenti che intendano usufruire di un meccanismo di controllo “esogeno” e sicuro della propria spesa massima”.

 

L’esistenza della possibilità di telefonare e navigare in internet al di la della soglia di traffico prepagato avrebbe pertanto dovuto essere comunicata in maniera chiara e precisa ai relativi utenti e ai potenziali acquirenti “onde consentire loro l’effettuazione di scelte consapevoli”.

 

Anche secondo l’Agcom, chiamata a esprimere un parere poiché la pratica commerciale è stata diffusa anche sul sito internet, il comportamento posto in essere da H3G “…risulta idoneo a indurre in errore le persone alle quali è rivolto o da esso raggiunte sulle caratteristiche e sulle condizioni economiche dei servizi offerti, omettendo, in maniera ingannevole ed aggressiva, di informare correttamente il consumatore relativamente alla possibilità di poter effettuare traffico dati o internet anche in assenza di credito residuo, senza indicare con immediatezza le limitazioni e le condizioni economiche per la concreta fornitura di tali servizi, e, a causa della sua scorrettezza, pare suscettibile di pregiudicare il comportamento economico dei destinatari, inducendoli al contatto con il suddetto operatore in luogo di altri in base a erronei convincimenti”.

 

Sulla base di queste considerazioni, l’Agcm ha deciso determinare l’importo base della sanzione amministrativa pecuniaria da irrogare a H3G in 80 mila euro, che sarebbero stati 100 mila euro, se non fosse che H3G ha registrato nel 2008 perdite di bilancio per circa 940 milioni di euro.

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