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Bollette telefoniche: le associazioni criticano la proposta di aumento di 9 euro per chi paga in ritardo

Italia


Non è piaciuta alle associazioni dei consumatori la proposta di Telecom Italia di applicare una penale fissa di 9 euro, più interessi di mora fino al 5,5% per i ritardi di oltre 10 gg. nel pagamento delle bollette.

Secondo Adiconsum si tratta anzi di un’iniziativa molto grave, con la quale l’ex monopolista delle tlc italiane “intende solo fare cassa”

 

Adiconsum e altre associazioni, hanno espresso all’Agcom la loro piena contrarietà alla proposta, definita “inaccettabile” dal Segretario Nazionale di Adiconsum Pietro Giordano, poiché gli aumenti prospettati da Telecom equivarrebbero ad un aumento medio che va dal 25 al 40% per i c.d. ritardatari, con un peso percentuale enorme del canone fisso sull’intero importo che mediamente si attesta tra 30 e 40 euro.

 

Cosa succede, si chiedono le associazioni, se la colpa del ritardo non si ascrive al consumatore ma, ad esempio a un ritardo nella consegna della bolletta?

La proposta di Telecom, si legge nella nota Adiconsum, “…scaricherebbe costi enormi sui consumatori, senza poter verificare se è Telecom che consegna le bollette in ritardo o se il ritardo nella consegna ai consumatori è addebitabile alle poste” e prevede inoltre aumenti secchi pari a 9 euro per non meglio specificate “spese amministrative”, finendo “…con l’applicare un costo iniquo a carico degli utenti”.

 

Adiconsum ha quindi chiesto all’Agcom di respingere tali richieste di Telecom, sottolineando anche la scorrettezza insita in “una decisione unilaterale” presa dalla società “senza consultare chi rappresenta gli utenti”.

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