Italia
Il 2009 è stato l’anno della ripresa delle news online, ma anche dell’esplosione dei siti di giochi e scommesse e del continuo incremento dei video, lasciandosi alle spalle un 2008 segnato dal fenomeno di community, blog e social network.
E’ quanto emerge dall’analisi di Nielsen sulle abitudini degli utenti internet italiani, che a fine 2009 hanno raggiunto i 23,6 milioni crescendo del 7% su base annua.
Le reti sociali, sottolineano gli analisti, non hanno smesso di guadagnare terreno.
“La crescita a doppia cifra continua e la categoria, con oltre 18 milioni di internauti, è ormai da un anno saldamente al terzo posto nella classifica del tipo di siti più visitati in Italia, dopo motori di ricerca e portali generalisti“, ha spiegato Ombretta Capodaglio, marketing manager della divisione Online di Nielsen.
“Inoltre, tra i brand che registrano i maggiori incrementi di audience, ai primi posti troviamo ancora Facebook, con 15 milioni di utenti e una crescita del 55% nell’anno”.
Mettendo a confronto la classifica delle categorie più visitate nel mese di dicembre 2009 con quella di dicembre 2008 si osserva tuttavia che, in termini percentuali, la crescita più ampia è quella dei siti di giochi e scommesse online (gambling). Dalla legalizzazione del gioco d’azzardo avvenuta nel marzo 2008, la categoria ha registrato un’esplosione dell’audience.
Se all’inizio del 2008 poco più del 10% dei navigatori italiani visitava questa tipologia di siti, ora siamo a oltre il 30% degli utenti internet. Ma non solo azzardo: anche i più tradizionali giochi online crescono a tassi molto sostenuti (20%), segno che sono sempre di più coloro che ricercano online svago e intrattenimento.
Buoni incrementi anche per i siti di news online, al settimo posto in classifica con 13,2 milioni di visitatori e un incremento del 20%, e i siti di video e cinema, quinti con 14 milioni di utenti e una crescita annua del 18%.
Sulla categoria “il peso di YouTube è dell’82%”, ha precisato Capodaglio. “Con una crescita del 32% nell’anno, dagli 8,8 milioni del dicembre 2008 agli attuali 11,6 milioni, è quindi proprio YouTube a trainare”.
Stando ai dati Nielsen, lo scorso dicembre 13,2 milioni di persone hanno visitato i siti di informazione. Il dato segna una crescita del 20% rispetto allo stesso mese del 2008. Tra i principali siti di informazioni online “le crescite più rilevanti le registrano Corriere della Sera, Repubblica, Ansa e La Stampa“, afferma Capodaglio, sottolineando che “la forte ripresa dei siti di news online è particolarmente rilevante se si considera che avviene dopo un 2008 in cui il rallentamento nei trend di crescita fece supporre che questi siti potessero cedere il passo all’informazione orizzontale tipica di blog e social media”.
Infine anche quest’anno, in concomitanza con il Natale, è stato rispettato l’appuntamento con lo shopping online: i siti dei merchant o rivenditori sono stati visitati da 11,6 milioni di italiani, il 5% in più rispetto al 2008, ma i siti di eCommerce che registrano la crescita più sostenuta sono quelli delle directories o guide allo shopping (9,3 milioni di utenti, +20% nell’ultimo anno). Questo evidenzia, rileva Nielsen, la sempre maggiore attenzione per lo shopping online e in modo particolare per l’info-commerce, cioè la ricerca di informazioni per scegliere oculatamente il prodotto e il negozio o sito internet in cui concludere in modo più conveniente l’acquisto.
Sul fronte della pubblicità, Nielsen evidenza che da gennaio a novembre del 2009 gli investimenti pubblicitari hanno registrato una flessione del -14,4% a 7.766 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2008.
Nel confronto sul singolo mese si registrano valori in crescita per Televisione, Radio, Cinema, Internet, Cards e l’Out of Home Tv.
Rallenta il trend negativo dei Quotidiani. Wind, Vodafone, Tim e la new entry Telecom guidano la classifica dei Top Spender a gennaio-novembre 2009 con investimenti pari a 1.131 milioni di euro, in calo del -6,3% sul corrispondente periodo dell’anno scorso. La Televisione mostra una flessione del -11,1% sul periodo cumulato. La Radio diminuisce del -10,1% da inizio anno, ma fa registrare il +20,1% sul mese grazie alle performances di Auto, Alimentari, Tlc e Finanza.