Editoria: martedì a Roma conferenza degli operatori della carta stampata per discutere degli effetti della crisi

di Raffaella Natale |

Gli Usa, intanto, si preparano al lancio dell’iTablet di Apple che promette di modificare il mercato dell’editoria e della Tv.

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Le Associazioni della Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione (Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg) terranno martedì 26 gennaio, alle ore 11,00, nella sede della Fieg di Roma, una Press Conference di presentazione dello studio annuale sulla situazione delle imprese della Filiera e delle proposte per il rilancio del settore.

 

Lo studio, che reca il titolo “Carta, editoria, stampa e trasformazione. Quali effetti dalla crisi?“, è stato elaborato da Alessandro Nova dell’Università Bocconi di Milano, con l’intento di rappresentare il peso, oggettivamente rilevante, dei settori che compongono la Filiera nel contesto industriale italiano e illustrare i fattori di crisi che, nell’attuale fase congiunturale, rischiano di comprometterne lo sviluppo.

 

Nell’occasione, i presidenti delle Associazioni delle categorie rappresentate indicheranno le proposte di politica industriale ritenute essenziali a sostegno dei settori della Filiera e risponderanno alle domande della stampa.

 

Recentemente l’Antitrust ha lanciato l’allarme e, a seguito di un’indagine conoscitiva conclusa nell’ottobre 2009, ha chiesto a governo e parlamento di rivedere “con urgenza” il quadro normativo che regola il settore dell’editoria, “eliminando le disposizioni che distorcono la concorrenza nel meccanismo dei contributi pubblici e nei canali distributivi”.

Secondo l’Autorità, “occorre innanzitutto rivedere il sistema di sostegno pubblico al settore: i contributi diretti vanno indirizzati alle nuove iniziative imprenditoriali e non soltanto alle aziende ormai storicamente presenti sul mercato. Per questo va rivista la norma che fa scattare le sovvenzioni al superamento del quinto anno di attività e vanno modificati i parametri di quantificazione dei contributi per incentivare l’efficienza”.

 

Mentre in Italia gli operatori di settore discutono di crisi, oltreoceano c’è già chi pensa a rivoluzione l’editoria, ma anche la televisione. E ‘ quello che promette Steve Jobs, Ceo di Apple, con l’iTablet, che con l’iPod ha già cambiato rotta all’industria della musica.

La notizia è del Wall Street Journal che precisa che “nello sviluppare l’iTablet, Apple si è concentrata sul ruolo che lo strumento potrebbe avere nelle case e nelle classi. L’iTablet potrebbe essere condiviso all’interno da diversi membri dello stesso nucleo familiare per controllare le email, ma anche per leggere notizie. Nelle classi – ha spiegato il quotidiano americano – Apple sta esplorando una tecnologia per libri di testo elettronici”.

 

La società di recente ha avuto contatti con editori, magazine e quotidiani per valutare come lavorare insieme. In particolare, Apple avrebbe avuti contatti con il New York Times, Conde Nast Publications e News Corp sui contenuti dell’iTablet. Trattative sarebbero state avviate anche con network televisivi, quali Cbs e Walt Disney, per un abbonamento mensile alla tv via iTablet.

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