Unione Europea
Dopo una prima audizione la scorsa settimana, il Commissario designato alla Digital Agenda – l’olandese Neelie Kroes – è tornato di fronte al gruppo di coordinatori della Commissione ITRE (Industria, telecomunicazioni, ricerca ed energia) il 19 gennaio.
Dopo l’audizione del 16 gennaio, i cristiano democratici olandesi (CDA) e il partito socialdemocratico (PvdA) hanno insistito per un secondo esame della Kroes, giudicando troppo ‘debole’ la precedente performance.
“I veri esperti in questo settore – ha dichiarato Corien Wortman-Kool del CDA – credono che il nuovo commissario non sia sufficientemente preparato”.
Alcuni membri della Commissione ITRE potrebbero arrivare a inviare una lettera al presidente Barroso per sollecitare un ripensamento su questa designazione.
L’opposizione alla Kroes arriva inattesa, visto che l’ex responsabile alla concorrenza è stata sempre considerata uno dei commissari più tenaci e attivi. Basti ricordare la strenua lotta ai monopoli nel settore ICT, con le pesanti multe inflitte a Microsoft (2,4 miliardi di dollari dal 2004 al 2009) e a Intel, punita con una sanzione da 1,6 miliardi di euro per abuso di posizione dominante.
C’è comunque chi ritiene che questa opposizione rientrerà da sola non essendo altro che una tempesta in un bicchiere d’acqua, scatenata nell’ambito delle schermaglie politiche che circondano le audizioni dei futuri commissari.
Nella seconda audizione, ha confermato Lena Ek, coordinatrice per il gruppo parlamentare ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei), “volevamo conferma su alcune questioni” e le risposte della Kroes sono state “brevi, coincise e dirette”.
La seconda audizione della Kroes è avvenuta a porte chiuse e – informano fonti di Bruxelles, contro la volontà del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, la cui ‘squadra’ per il nuovo esecutivo continua a essere messa in discussione.
A una settimana dall’audizione, lo scorso 12 gennaio, si è registrato ad esempio, il ritiro della candidatura di Rumiana Jeleva a seguito delle critiche sul suo conto da parte di alcuni gruppi parlamentari.
Indicata dal governo bulgaro quale Commissario alla Cooperazione ed all’Aiuto umanitario, Rumiana Jeleva, era secondo i suoi detrattori, in odore di connivenza con la potentissima mafia del suo Paese e, forse, anche coinvolta in questioni finanziarie poco limpide.
Nella sua prima audizione, la Kroes ha sottolineato che tra i principali obiettivi del suo mandato vi saranno la copertura internet a banda larga del 100% dei cittadini europei entro il 2013 e la creazione di un vero mercato unico europeo e ha ribadito la necessità di investire di più nello sviluppo di tecnologie ICT.
La decisione definitiva sulla candidatura di Neelie Kroes sarà ufficializzata il prossimo 26 Gennaio, quando la squadra di Barroso dovrebbe ricevere la fiducia dell’intero Europarlamento.
Per saperne di più:
Le risposte di Neelie Kroes al Parlamento europeo (16 gennaio)