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Nasce oggi Glocus Innovazione: Lanzillotta, ‘Coinvolgere mercato, università e PA in un progetto comune’

Italia


Prendono il via oggi, con l’insediamento del comitato scientifico, le attività di Glocus Innovazione, una struttura autonoma all’interno di Glocus – il think tank indipendente per la promozione dell’innovazione e della modernizzazione economica, sociale e istituzionale, creato nel 2003 da Linda Lanzillotta, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali nell’ultimo governo Prodi, da sempre molto attenta e attiva sulle tematiche legate all’innovazione e alla società dell’informazione.

 

Glocus Innovazione (GI), ha spiegato l’ex ministro, nasce dalla volontà di “…coinvolgere all’interno di uno stesso progetto il Mercato, le Università e le Pubbliche amministrazioni, continuando il lavoro svolto per anni da Paolo Zocchi”, Consigliere per l’Innovazione del Ministro Lanzillotta, prematuramente scomparso nel giugno dello scorso anno.

 

Le prime linee di azione sulle quali si muoverà GI riguarderanno alcuni dei temi decisivi del nostro tempo: economia verde (green economy), città intelligenti (smart city), politiche per le donne, innovazione finanziaria. Specifica attenzione sarà dedicata alla governance del Web e alla sensibilizzazione degli Enti Locali, attraverso l’elaborazione di studi, idee e programmi sulle potenzialità dell’innovazione tecnologica.

 

Tra le iniziative già individuate da Glocus Innovazione, un incontro annuale dal titolo “Innova Italia” che coinvolga il mondo dell’università, del mercato e della politica; in quella sede pubblico e privato insieme discuteranno e avanzeranno idee concrete per favorire la cultura dell’Innovazione in Italia e condividere progetti e obiettivi comuni per favorirne la realizzazione.

GI favorirà inoltre l’investimento in idee e progetti per giovani universitari che si vogliono specializzare sui temi dell’Innovazione tecnologica e dell’eGovernment attraverso l’assegnazione delle “Borse di studio Paolo Zocchi” e attiverà un percorso formativo presso gli Enti Locali e la P.A. centrale con una road map ben delineata e che coinvolga una pluralità di attori pubblici e privati.

 

Tra gli altri obiettivi prefissati, quello di portare alla luce, attraverso un osservatorio permanente, il mondo degli “intangibili”, cioè di tutte quelle realtà che in Italia fanno innovazione, ma che troppo spesso rimangono nell’ombra e quello di identificare modelli di sostenibilità e di finanziabilità dell’innovazione anche con il supporto di esperti dell’economia della conoscenza e dell’innovazione.

 

Il comitato scientifico, che si è insediato questa mattina, è presieduto da Andrea Valboni, uno dei massimi esperti italiani di innovazione tecnologica (già National Technology Officer di Microsoft Italia). Ne fanno parte docenti universitari, rappresentanti del mondo imprenditoriale, amministratori pubblici ed esperti di pubblica amministrazione:        Giovanni Aliverti (IBM Italia), Rosario Amodeo (Engineering Ingegneria Informatica), Arrigo Andreoni  (Club TI), Marco De Rossi (Oilproject, Liquida, Tripwolf), Alfonso Fuggetta  (Cefriel), Flavia Marzano (Università  degli Studi di Roma “La Sapienza”), Roberto Masiero (IDC EMEA), Carlo Maria Medaglia (Università  degli Studi di Roma “La Sapienza”), Guglielmo Minervini (Regione Puglia), Carlo Mochi Sismondi (Forum PA), Bruno Siciliano (Università di Napoli “Federico II”), Marco Tosi (Icon Media Lab), Michele Vianello (Vega Venezia).

Del Comitato Organizzativo, fanno parte Claudia Cavalieri, Pierluigi Dal Pino, Francesco Soro, Mimmo Torrisi.

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