Criminalità informatica: dopo la nomina di Schmidt, nuovo ‘zar’ per la sicurezza, gli Usa cercano hacker per il Cyber Command

di Raffaella Natale |

Stati Uniti


Barack Obama

Dopo la nomina di Howard Schmidt, ex capo della sicurezza di Microsoft, alla carica di cyber-consulente della Casa Bianca, l’Amministrazione Obama sta cercando esperti e hacker per il nuovo Cyber-Command, l’ente incaricato di proteggere il Paese da attacchi informatici. Come riporta il quotidiano statunitense The Washington Post, il reclutamento è tutt’altro che facile date le capacità e i requisiti di sicurezza necessari: di qui che l’elevata domanda abbia scatenato una guerra fra agenzie governative per accaparrarsi le poche risorse sul mercato e un innalzamento dei salari che rischia di far rimanere i vari enti a corto di fondi.

 

Oltre al Cyber-Command infatti anche la Homeland Security vuole aumentare il suo parco di esperti informatici fino a raggiungere le 1.000 unità entro i prossimi tre anni. D’altronde, le cifre relative agli attacchi hacker sembrano confermare la necessità e l’urgenza di una migliore difesa: dai circa 5 mila del 2006 si è infatti passati a quasi 17 mila nel 2008.

 

Intanto con la nomina di Schmidt sono già divampate polemiche sui poteri effettivi che saranno affidati al nuovo “zar” della cyber-sicurezza.

Schmidt è una persona di grande esperienza: è stato responsabile della sicurezza oltre che per Microsoft anche per eBay, dopo una carriera nell’Air Force e nell’Fbi.

Compito principale di Schmidt nell’amministrazione Obama sarà di coordinare la politica di cyber-sicurezza del governo sia sul fronte militare che su quello civile.

Rispondendo alle accuse di avere creato un titolo altisonante che nasconde però la mancanza di potere effettivo, un funzionario dell’amministrazione Obama ha affermato che Schmidt sarà “un elemento chiave” del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.

 

Schmidt è presidente dell’Information Security Forum (Isf), un consorzio no-profit di 300 grandi corporazioni e organizzazioni pubbliche impegnate in attività di sicurezza cibernetica.

 

L’incarico era stato offerto in passato ad altre persone in una ricerca durata diversi mesi, ma alcuni hanno rifiutato proprio per il timore di ritrovarsi in un incarico con grandi responsabilità ma con scarsa autorità.

 

Lo stesso Schmidt è già stato scottato in passato. Nel periodo tra il 2001 e il 2003 venne nominato dal presidente George W. Bush consigliere speciale per la sicurezza nel cyberspazio e divenne il patrocinatore di un rapporto intitolato “Strategia nazionale per un cyberspazio sicuro“. Ma con sua grande delusione il documento rimase lettera morta e lui abbandonò “con grande frustrazione” l’incarico.

 

La nomina arriva 11 mesi dopo l’insediamento di Obama alla presidenza e 7 mesi dopo che lo stesso Obama ha solennemente dichiarato che difenderà gli Stati Uniti dallo spionaggio informatico e dagli attacchi degli hacker ai network del governo e delle grandi ditte finanziarie.

Quello della cyber-sicurezza è un problema che sta molto a cuore al presidente, che ha ordinato un completo riesame del modo in cui è stata gestita finora questa minaccia, specie dopo che ripetuti attacchi informatici hanno messo in luce la vulnerabilità dei sistemi di comunicazione e bancari (ultimo in questo senso le presunte violazioni messe in atto da hacker – forse russi – che sarebbero riusciti ad accedere ai computer di Citigroup rubando decine di milioni di dollari).

 

Proprio in questi giorni il Pentagono sta creando il Cyber-command mentre sul versante civile il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale è attivamente impegnato nel trovare sistemi per migliorare la sicurezza dei network non militari.

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