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Telco: i soci rifinanziano il debito per 2,6 mld di euro. Perfezionata l’uscita dei Benetton, Cao si dimette dal CdA

Italia


Procedono spedite le trattative per il rifinanziamento di Telco, la holding che controlla Telecom Italia, controllata a sua volta da Telefonica, Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo.

Ieri è stata perfezionata l’uscita della famiglia Benetton con un’operazione che ha permesso alla holding di ridurre le sue passività di 312 milioni, a fronte di un debito pari a 3,3 miliardi di euro.

Sintonia ha infatti ceduto a Telco l’8,4% del capitale sociale in suo possesso (circa n. 162,8 milioni azioni di classe A) e contestualmente ha acquistato in contanti per 605 milioni di euro il 2,06% di Telecom Italia.

 

Il saldo dell’operazione è stato utilizzato da Telco per rimborsare parte delle linee di credito in scadenza a fine anno.

Terminato questo passaggio, la holding che fa capo a Telefonica (46,1%), Generali (30,7%), Mediobanca e Intesa Sanpaolo (11,6% ciascuno) controllerà il 22,5% di Telecom Italia.

 

I soci della holding si sono quindi impegnati, in linea con quanto comunicato lo scorso 18 novembre, a rifinanziare il debito in scadenza a gennaio per 2,6 miliardi di euro. La Società ha quindi comunicato in una nota di avere già avviato le trattative con alcune banche la concessione di linee di credito per 1,4 miliardi di euro, destinati a ridurre proporzionalmente gli impegni dei soci.

 

A seguito del perfezionamento dell’accordo tra Telco e Sintonia per l’uscita di quest’ultima dalla compagine azionaria della cassaforte di Telecom, dal Consiglio di Amministrazione Telco si è quindi dimesso l’ing. Valerio Bellamoli, designato da Sintonia, sostituito da Oliviero Pessi. Dal CdA di Telecom Italia si è invece dimesso Stefano Cao, che ricopriva la carica di Consigliere di Amministrazione (non qualificato come esecutivo né come indipendente) dal 27 febbraio 2009 (data di cooptazione) e di componente del Comitato Esecutivo dal 7 maggio 2009.

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