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Apple pensa di lanciare la sfida alla tv via cavo e satellite offrendo abbonamenti alla tv su internet. E il piano della società piace: Cbs (televisione e radio) e Walt Disney (film e giornali) – riporta il Wall Street Journal – stanno considerando l’ipotesi di partecipare all’iniziativa che, se tutto procederà secondo i piani, Apple lancerà nel 2010. Steve Jobs è il più importante azionista individuale di Disney.
Il servizio di abbonamento alla tv online – aggiunge il quotidiano – potrebbe prevedere l’accesso ad alcuni show televisivi scelti fra diversi network americani e offerti online previo pagamento di una commissione mensile.
Se Apple dovesse riscuotere successo con il proprio progetto modificherebbe il panorama televisivo – osserva il Wall Street Journal -, costringendo i big del settore, quali Comcast e DirecTv, a rivedere le modalità e i pacchetti che offrono tradizionalmente ai loro clienti.
Comcast ha evitato ogni commento mentre un portavoce di DirecTv ha fatto sapere che “è molto difficile esprimere una valutazione senza conoscere prima le modalità di questo potenziale servizio”.
La strategia “video” fa parte del piano di Apple di ammodernamento del proprio web store iTunes.
Questo sito offre attualmente servizi di downloading di musica, video e applicazioni per i videogame per i dispositivi touchscreen prodotti dalla Casa della Mela, come iPhone e iPod.
Ma c’è di mezzo anche la strategia per lanciare, per la fine di marzo, un multimedia tablet, che dovrebbe essere più grande dell’iPhone ma più piccolo di laptop.
Apple ha recentemente rilevato una giovane società americana,
Sulla stessa linea, il nuovo progetto che punta ad abbonamenti televisivi anche per singoli programmi.
Ma secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano Americano, per Apple sarà dura coinvolgere le grosse holding dei media come News Corp, Viacom, Time Warner, Turner Broadcasting e Discovery Communications o NBC Universal.
Secondo alcuni, Apple pagherebbe alle media company coinvolte 2-4 dollari per ogni abbonato alle reti CBS e ABC e 1-2 dollari circa al mese per gli utenti del cavo. Un compenso, in ogni caso, più alto rispetto a quello che questi network ricevono dai distributori tradizionali.
Il dubbio è se conviene vendere a pochi network a prezzi più alti o modificare il proprio modello di business sulla base delle richieste ricevute.