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La competizione, sul mercato della telefonia mobile, si gioca ormai non tanto sulla rete quanto sui servizi e le applicazioni. Secondo uno studio Abi Research, nel 2009 verranno scaricati circa 2,3 miliardi di applicazioni per il cellulare ma, grazie alla crescente diffusione degli smartphone, entro 5 anni si potrebbe arrivare facilmente a 5 miliardi.
Le applicazioni mobili, portate alla ribalta da Apple col suo App Store, hanno contribuito alla ripresa della domanda di contenuti mobili: un mercato mai decollato a causa delle scelte discutibili di operatori e vendor, troppo concentrati a difendere i loro interessi economici per puntare su un modello di condivisione dei profitti come ha fatto Apple.
Sulla scia di Apple, sono entrati nel mercato big player del calibro di Nokia, Microsoft, Vodafone, LG e Research in Motion.
A novembre, Apple ha annunciato la disponibilità, nel suo negozio virtuale, di 100 mila applicazioni. Gli utenti di iPhone e iPod touch in 77 Paesi possono scegliere fra titoli suddivisi in 20 categorie, fra cui giochi, affari, notizie, sport, salute, consultazione e viaggi. Oltre 2 miliardi le applicazioni già scaricate.
Nel mercato delle applicazioni è sbarcato recentemente anche Google, col suo Android market, che conta circa 16 mila applicazioni.
Secondo Abi Research, la quota di mercato di Apple dovrebbe cominciare a contrarsi il prossimo anno grazie proprio ai cellulari Android, che usano il sistema operativo mobile open source sviluppato da Google e potrebbero ricevere una forte spinta dalla volontà di molti operatori telefonici di offrire ai loro clienti un’alternativa più economica ai telefonini della Apple, che concede invece l’iPhone su base esclusiva.
Android è stato lanciato un anno fa ed è attualmente utilizzato su una dozzina di apparecchi e presto ne arriveranno di nuovi, prodotti da HTC – che è stata anche la prima produttrice a lanciare un telefonino Android – Motorola e Samsung. Anche gli operatori Usa, Sprint e Verizon Wireless, si uniranno a T-Mobile nella schiera dei supporter di Android.
Alle spalle del sistema operativo Google, un’alleanza – la Open Handset Alliance – che conta 47 membri, tra cui HTC, T-Mobile, Vodafone, Sony Ericsson, Intel, Samsung, Telefonica, Telecom Italia, Motorola, Asus.
Nel 2014, la quota di mercato di Android dovrebbe attestarsi al 23%, dall’11% di quest’anno.
Attualmente, gli smartphone rappresentano una percentuale del 14% sul totale dei cellulari in circolazione, mentre nel 2012 dovrebbero essere la metà del mercato.
Secondo la società di ricerca Market Intelligence & Consulting Institute (MIC), entro la fine dell’anno saranno consegnati 6,5 milioni smartphone Android, che dovrebbero diventare 31,8 milioni nel 2013, quando in totale, i prodotti basati su Android saranno 126 milioni.
In base alla stime di Abi Research, tuttavia, i ricavi legati alle vendite di applicazioni mobili dovrebbero iniziare a declinare dal 2013, quando la maggiore competizione spingerà giù i prezzi e crescerà la porzione delle applicazioni gratuite finanziate dalla pubblicità