Unione Europea
La Commissione europea non ha intenzione di cedere di un millimetro nei confronti della Germania, che favorirebbe troppo l’incumbent Deutsche Telekom nel mercato della rete fissa.
L’escutivo ha quindi inviato una lettera al regolatore Bundesnetzagentur (BNetzA), invitandolo a rendere più competitivo il mercato, ancora dominato dall’ex monopolista.
La Commissione – ritenendo troppo care le tariffe praticate da Deutsche Telecom per l’affitto delle linee – ha chiesto al regolatore tedesco di obbligare a DT a offrire tariffe all’ingrosso tali da consentire ai concorrenti di proporre a loro volta contratti vantaggiosi ai clienti, i quali potrebbero infine beneficiare dei veri effetti della concorrenza in un mercato caratterizzato troppo spesso da scarsa trasparenza, oltre che da scarsa competizione.
Per il commissario Neelie Kroes, prossimo responsabile dell’Agenda digitale europea, “La regolamentazione dell’affitto di linee all’ingrosso apre le porte del mercato delle telecomunicazioni agli operatori alternativi che possono così offrire ai consumatori i loro servizi in zone dove non hanno ancora esteso la loro infrastruttura di rete”.
I consumatori potrebbero quindi avvantaggiarsi “dall’aumento della scelta di pacchetti tlc, derivanti dall’estensione dell’offerta dei servizi di selezione preselezione dell’operatore”.
Lo scorso 16 novembre, il regolatore tedesco ha notificato alla Commissione l’intenzione di obbligare Deutsche Telekom a offrire la ‘carrier selection‘ (dove i clienti possono selezionare un operatore diverso da utilizzare ogni volta che fanno una telefonata, a prescindere dall’ operatore che fornisce tecnicamente la loro linea telefonica) e la ‘carrier preselection‘ (in cui il cliente sceglie quale operatore usare su base permanente).
BNetzA ha inoltre informato la Commissione della sua intenzione di imporre il controllo dei prezzi dei tassi di accesso al dettaglio di DT, ma non ha previsto la regolamentazione delle condizioni di utilizzo della rete dell’operatore storico, sostenendo che essa è già fornita nelle condizioni di vendita al dettaglio.
Ciò significa che gli operatori concorrenti possono utilizzare la rete per fornire servizi alternativi per i consumatori, ma devono pagare a Deutsche Telekom una tariffa pari a quella dei consumatori.
Secondo la Commissione, dunque, la regolamentazione delle tariffe di accesso all’ingrosso è l’unico strumento in grado di rendere competitivo il mercato fisso, mentre è discutibile la posizione del regolatore secondo cui l’impegno volontario di Deutsche Telekom ha lo stesso effetto di un obbligo normativo.
La Commissione ha infine sottolineato che le condizioni per l’affitto delle linee all’ingrosso dovrebbero essere stabilite in modo da evitare una compressione dei prezzi, cercando al contempo di non scoraggiare gli investimenti nel local loop unbundling (LLU) in aree geografiche dove tali investimenti sarebbero economicamente sostenibili.