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Editoria: i giornali pronti a passare al digitale. Dall’Italia alla Francia, tanti i quotidiani disponibili sull’iPhone

Europa


L’industria dell’editoria davanti all’incombente crisi, vedi calo delle entrate pubblicitarie e continua migrazione degli utenti verso l’informazione online, è alla ricerca di nuove soluzioni per ‘reinventarsi’ e rendersi nuovamente appetibile.

Molti giornali, in testa quelli del magnate Rupert Murdoch, si sono scagliati contro gli aggregatori di notizie sul web che ‘rubano’ gli articoli senza pagare alcun diritto di proprietà intellettuale.

Ma un dato è certo: internet ha stravolto il mondo della comunicazione ed è da qui che bisogna ripartire per recuperare terreno.

Sembra che alcuni lo abbiano ben capito e sono corsi ai ripari. Come? Un esempio sono gli accordi con i produttori di dispositivi mobili per rendere facilmente e velocemente fruibili i servizi anytime e anyway, come chiede la società di oggi.

 

Interessante l’accordo stretto da La Stampa e Apple che, grazie a un’applicazione, permette di portare sull’iPhone tutti i contenuti del quotidiano, in una veste grafica ottimizzata per questo smartphone.

Si chiama “ La Stampa Edicola “, è gratuita e scaricabile in pochi secondi da App Store. Il sistema si avvale della tecnologia Multitouch e consente quindi di poter sfogliare il giornale come se fosse su carta. E chi possiede un iPod Touch, ad esempio, potrà scaricarla a casa e leggerla magari in treno, mentre ascolta musica.

Per La Stampa si apre un pubblico potenziale di quasi 50 milioni di clienti, quanti sono gli iPod Touch e gli iPhone venduti in tutto il mondo in due anni e mezzo.

 

Lo scorso anno, è stata resa disponibile un’altra applicazione per iPhone, Front-Pages, che consente di tenere sott’occhio le prime pagine dei principali quotidiani del mondo.

I quotidiani vengono aggiornati in tempo reale grazie ai feed RSS direttamente dal sito della testata, ed è possibile scorrerli o fare una zoomata con il touchscreen.

Tra i giornali italiani supportati dall’applicazione La Repubblica, il Corriere della Sera e molti altri.

 

In Francia sono già tanti i quotidiani che vedono nell’iPhone un nuovo supporto e mezzo per riconquistare i lettori, ma per le applicazioni adottano strategie diverse.

Alcuni quotidiani come Libération o Le Monde, o specialistici come La Tribune o l’Equipe, hanno scelto d’essere presenti sull’iPhone, sfruttando il nuovo ‘modo’ di leggere i giornali e segnare il passo verso l’all digital.

Gli editori danno la possibilità di scegliere tra diverse soluzioni: abbonamento per l’edizione completa o solo per alcuni servizi. Apple trattiene sul prezzo del quotidiano una commissione del 30%.

Alcuni, come Le Parisien, Le Figaro e Le Monde, permettono già da diversi mesi l’accesso alle edizioni mobili, ma alcune testate non offrono la versione integrale del cartaceo.

 

L’originalità di Libération è che consente agli utenti di seguire in tempo reale la stesura del giornale.

 

Nell’era delle reti sociali come Twitter e Facebook, che lanciano gli alert per segnalare le nuove notizie, alcune applicazioni avvisano i lettori inviando dei brevi messaggi – di una o massimo due righe – direttamente sul display dell’iPhone.

 

Secondo Alain Weil, presidente di La Tribune, queste applicazioni si allineano sulla globalizzazione digitale, evidenziando tuttavia il divario esistente tra le nuove e vecchie generazioni: “Gli ultraquarantenni restano legati alla versione cartacea dei giornali e continueranno a comprarli. Ma chi ha meno di 40 anni passerà più facilmente al digitale”.

Per Weil, “tra 10 anni, quasi tutta la stampa sarà passata al digitale”. Questa dematerializzazione spingerà i lettori verso cellulari, laptop o eReader.

 

Ma il segreto di questo passaggio agli smartphone sta nell’interattività che si stabilisce tra lettori e giornali. Libération invita, per esempio, a far pervenire informazioni o foto direttamente al quotidiano: “Siete testimoni di un avvenimento o scena insolita? Inviateci tutto!”.

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