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Tlc: riemerge il progetto di Ferrovie per ingresso nel mercato. Già pronta società ad hoc?

Italia


Sarebbe già stata creata, da Ferrovie dello Stato, una società ad hoc per le telecomunicazioni, che dovrebbe sancire presto l’ingresso del gruppo guidato da Mauro Moretti nel settore della telefonia.

 

Secondo quanto riportato oggi da Il Sole 24 Ore, il progetto potrebbe partire già nel 2010, e la nuova società si occuperebbe della rete già di proprietà delle Ferrovie: 8 mila chilometri di fibra, una rete tradizionale in rame di 16 mila chilometri e una rete propria di telefonia mobile GSM-R (R sta per “railway”, ferrovia), un sistema proprietario che trasmette sulla banda di frequenze nella gamma dei 900 MHz riservata in Europa alle attività ferroviarie.

Il sistema ‘proprietario’ copre circa 9000 km di linee ferroviarie nazionali e abilita sia le tradizionali comunicazioni voce e dati sia lo scambio di informazioni tra i sistemi tecnologici di segnalamento e controllo della circolazione più avanzati.

Il resto della rete è coperto attraverso accordi di roaming con altri operatori nazionali di telefonia mobile. Tramite accordi con operatori ferroviari esteri, gli utenti GSM-R italiani possono inoltre comunicare con utenti GSM-R svizzeri e francesi e, in un prossimo futuro, tedeschi e olandesi.

 

Questa rete, ha spiegato Moretti, è però utilizzabile sono per un uso industriale interno, e non a scopi commerciali.

 

Le ambizioni di Moretti nel campo della telefonia non sono comunque nuove: già a ottobre dello scorso anno, nel corso di un’audizione alla Camera, l’ad aveva annunciato l’intenzione della società di entrare nel mercato della telefonia mobile virtuale (MVNO) – come già hanno fatto Poste Italiane e diverse catene della grande distribuzione, da Auchan a Carrefour – anche per sopperire ai frequenti disservizi nell’utilizzo del telefonino durante i viaggi in treno.

 

“Siamo pronti a investire e a pensare ad un uso commerciale della nostra rete”, aveva affermato allora Moretti, sottolineando la difficoltà, per chi viaggia in treno – di effettuare o ricevere una telefonata senza una qualche interruzione della linea.

Il problema, secondo Moretti, non è di FS, ma della “scarsa copertura  delle linee con le stazioni radio e della potenza delle emissioni, troppo basse per le esigenze attuali”.

 

“Se fosse possibile modificare la licenza, allora potremmo pensare a valutare soluzioni tecniche e investire sull’uso commerciale della nostra rete”, ha aggiunto, sottolineando che in questo modo, “le Ferrovie assicurerebbero ai propri clienti un servizio di grande efficienza e affidabilità”.

 

Il progetto di Moretti, a quanto pare, includerebbe anche la banda larga che permetterebbe ai viaggiatori dei nei nuovi treni – il Frecciarossa in particolare – di usare internet in movimento, anche se la vera sfida, in un mercato ormai quasi saturo, si giocherà soprattutto sul campo dei servizi.

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