Italia
Le sale italiane continuano la marcia verso il digitale attestandosi ai primi posti in Europa per aggiornamento tecnologico. Per il 3D sono già 340 gli schermi attrezzati su circa quattromila. Il nuovo sistema cambierà la faccia dell’esercizio cinematografico e oltretutto favorirà la distribuzione di film per l’intero arco dell’anno, senza pause, nemmeno d’estate.
E’ questa l’analisi di Paolo Protti, presidente Anec, associazione esercenti cinema, e di Carlo Bernaschi, presidente dell’Anem, associazione esercenti multiplex, intervenuti alle 32esime Giornate Professionali di Cinema a Sorrento.
“Il digitale è il futuro del cinema e accelerare il passaggio delle sale alla proiezione digitale avvicina il nostro futuro”, ha affermato Protti, commentando il protocollo sulla digitalizzazione delle sale, raggiunto nei giorni scorsi.
“Già centinaia di strutture dell’esercizio hanno investito per adeguarsi al nuovo sistema, e molte altre ne seguiranno presto, mantenendo l’Italia ai primi posti in Europa per aggiornamento tecnologico, anche grazie al lavoro fatto dalle associazioni che rappresentano l’industria cinematografica”.
Secondo Bernaschi, “Il digitale cambierà la faccia dell’esercizio, e favorirà la distribuzione dei film senza pause, neppure quella estiva, durante l’arco dell’anno“.
Altrettanto importante, ha aggiunto, è “l’attesa introduzione entro l’anno del tax credit, che darà un ulteriore contributo alla digitalizzazione delle sale, e la cui applicabilità deve essere estesa oltre i limiti temporali attualmente fissati al 31 dicembre del 2010” .
Per Carlo Napoli, presidente dei distributori aderenti all’Anica, il nodo della pausa estiva delle sale è già in via di superamento “perché tutti i distributori stanno facendo uscire i film nell’arco di tutto l’anno”.
Nei giorni scorsi, a Roma s’è tenuto il convegno “Anno Cinematografico 2009 – I dati e le prospettive dell’industria del Cinema Illustrati e commentati dagli operatori“, per delineare la situazione odierna del cinema in Italia a fronte dei dati sugli incassi dell’anno cinematografico in corso.
Considerando che il 2007 è stato un anno di grandi risultati e che nel 2008 c’è stata una sostanziale tenuta, per il 2009 (almeno sino ai dati odierni) il mercato cinematografico italiano ha confermato, stando al presidente dell’Anem, una sua stabilità pur in presenza di una situazione difficile dell’economia. I dati generali leggermente negativi per le presenze, mostrano invece elementi di positività per gli incassi; dato questo sicuramente ascrivibile al successo delle proiezioni in 3D. A livello di strutture attive si segnala la continua difficoltà dell’esercizio monoschermo (577 monosale contro le 612 dello scorso anno: -35 strutture); una tenuta dei multicinema da 2 a 7 schermi (399 contro le 404 del 2008: -5 strutture) un leggero incremento delle strutture multiplex (122 contro le 113 dello scorso anno: + 9 strutture).
II 2009 segna il record di schermi attivi in strutture multiplex (cinema con più di 7 schermi), 1276, e il record del peso degli incassi registrati in queste strutture, il 55,71%. Record ancora maggiore se consideriamo il peso dei multicinema (cinema superiori ai 5 schermi) che raggiungono il 73% dei biglietti venduti. Altro dato in controtendenza con i dati generali: le strutture multicinema (da 5 schermi in su) registrano un incremento degli incassi totali ben al di sopra delle medie; passando da 314 milioni di euro dei primi 10 mesi del 2008 ai 336 milioni di euro dei primi 10 mesi del 2009 (+8% contro 4,8% di tutto il mercato).
Leggerissimo incremento per i biglietti venduti nei multiplex, dai 51,5 milioni del 2008 ai 52.3 milioni nei primi dieci mesi del 2009.
Sui dati dello scorso anno, i problemi restano gli stessi mentre quella che era una tendenza auspicata, il 3D, è diventata una solida, piacevole realtà. L’esercizio cinematografico ha grandi potenzialità e concrete possibilità di incremento degli spettatori; i primi dati sul rendimento dei nuovi sistemi in 3D mostrano una resa commerciale doppia di questo tipo di proiezione rispetto alla proiezione normale.
L’Anem ritiene che per una crescita degli spettatori siano necessari alcuni correttivi: A) Una più razionale distribuzione di film per avere uno sfruttamento più lungo e per tutto l’anno B) il mantenimento di una grande offerta di cinema d’estate Inoltre, una più accorta pianificazione dei film eviterebbe l’uscita contemporanea di 8, a volte 10 film a settimana; questo permetterebbe a tutti i film una presenza più lunga nelle sale cinematografiche ed il completarsi delle economie tipiche delle strutture plurischermo. Troppo spesso i film, nonostante una resa soddisfacente, vengono smontati per far spazio ai nuovi (e forse troppi) titoli che vengono immessi sul mercato. Gli esercenti da questo affollamento subiscono un doppio danno: sono costretti a smontare film ancora profittevoli e sono costretti a pagare le percentuali sempre più alte.