Italia
Tv digitale al via anche a Napoli e in Campania dove, da domani 1 dicembre, si procederà allo switch-off dall’analogico. Sabato s’è intanto chiusa la transizione iniziata lunedì 16 novembre nel Lazio con l’ultima fase del passaggio al digitale che coinvolge la provincia di Rieti e alcuni comuni delle province di Latina e Frosinone.
A transizione conclusa saranno 5,4 milioni gli individui e 2,3 milioni le famiglie coinvolte nel Lazio con 1.229 impianti convertiti: è la prima transizione avvenuta in Europa in una zona a così alta densità abitativa e su così larga scala (495 impianti coinvolti nella sola capitale, 70 emittenti fra locali e nazionali).
“Per l’Italia il digitale è una tecnologia non ‘semplice’; negli USA la transizione è stata meno ‘dolorosa’ perché gli statunitensi hanno diverse strutture tecnologiche e mentalità. Da noi, il passaggio al digitale è stato graduale e accompagnato da un’attività di comunicazione; a fine dicembre sarà digitalizzato il 30% del Paese e sono stati corrisposti contributi per circa milione di euro per i decoder. In base alle ultime proiezioni, è possibile che la digitalizzazione dell’Italia venga anticipata al
Adesso tocca a Napoli e Campania, i cui ripetitori analogici sino al 16 dicembre saranno progressivamente convertiti in tecnica digitale secondo un calendario per aree. La transizione sarà seguita da una task-force del dipartimento Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, che opererà direttamente sul territorio in collaborazione con
Ecco il calendario dello switch-off in Campania:
1 e 2 dicembre: Napoli e provincia, Caserta e provincia;
3 e 4 dicembre: Salerno e parte della provincia;
9 e 10 dicembre: Avellino e provincia, Comuni della Valle dell’Irno;
11 dicembre: Benevento e provincia;
14 dicembre: Comuni del Vallo di Diano;
15 dicembre: Comuni del Cilento.
Dopo il passaggio al digitale di Raidue e Retequattro avvenuto lo scorso 14 ottobre, la penetrazione complessiva della Tv digitale è stata rilevata dall’Istituto di ricerca Makno, nella settimana 23-30 ottobre, all’87,6 % nell’intero territorio della Regione Campania con la penetrazione della sola Tv digitale terrestre al 77,2 %.
Intanto, per quanto attiene la penetrazione del digitale in tutto il territorio nazionale, a settembre sono stati venduti in tutta Italia oltre 1.700.000 ricevitori e gli ascolti del digitale terrestre a ottobre hanno ormai superato il 20%. Di questo passo a fine 2009 è probabile, secondo le stime di DGTVi che raggruppa gli operatori del digitale, che sarà superato in tutta Italia il 60% di penetrazione del digitale praticamente raddoppiando la presenza in un solo un anno.
A fine settembre, secondo le ultime stime elaborate da Makno, il numero delle famiglie passate al digitale terrestre (in possesso cioè di almeno un ricevitore nella residenza principale) è salito fino a circa 12,8 milioni, con una crescita di oltre 1 milione rispetto al dato di settembre. Il digitale terrestre sta diventando la piattaforma universale di riferimento tranne nelle zone dove l’assenza di segnale viene compensata dal satellite.
Per i decoder è stata chiesto di dare regole chiare affinché siano venduti prodotti conformi a una serie di funzionalità.
Tra le domande più frequenti che arrivano alle associazioni dei consumatori e alla Rai quella sul decoder che, in mancanza di un apparecchio televisivo predisposto per il digitale terrestre, si deve acquistare: si tratta di un apparecchio che consente di ricevere il segnale digitale terrestre e si posiziona tra la presa d’antenna e il televisore.
Per l’acquisto, oltre ai consigli del negoziante, è possibile consultare il sito del Ministero delle Comunicazioni. Sul mercato esistono due tipi di decoder: un decoder semplice, detto zapper, che si limita alla ricezione dei canali televisivi gratuiti, vecchi e nuovi; un decoder interattivo con cui, oltre a ricevere i canali gratuiti, si possono utilizzare i nuovi servizi disponibili con la tv digitale terrestre.
Sul mercato, infatti, sono andati alcuni tipi di decoder che davano problemi nelle operazioni di sintonizzazione, di ri-sintonizzazione automatica e con il sistema LCN che assegna automaticamente le posizioni delle emittenti televisive sul telecomando. Su questo punto, è acceso il dibattito tra emittenti nazionali e locali che, diventate dei veri e propri operatori, chiedono maggiore partecipazione nell’organizzazione della nuova piattaforma televisiva.
Si stima che nel 2012 saranno stati spesi circa 4 miliardi di euro per decoder e televisori integrati; di questa cifra solo un terzo andrà a imprese italiane.
Sull’ordine automatico dei canali della Tv digitale terrestre, Roberto Napoli, commissario dell’Autorità, ha spiegato: “Abbiamo aperto una consultazione pubblica il 19 novembre, dobbiamo trovare una soluzione equa“.
“C’è un contenzioso e abbiamo gli operatori in suspense, c’è bisogno di una soluzione giusta – ha ribadito – altrimenti aggiungeremo altri problemi e noi vogliamo risolverli”.