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Unified Communications: la predisposizione dei clienti agli investimenti fa prevedere un 2010 di grandi opportunità

Italia


Avaya ha recentemente presentato i risultati di un nuovo sondaggio dal quale è emerso che i partner di canale hanno fiducia in una ripresa che avrà luogo nel corso del 2010. I partner hanno previsto che i clienti investiranno nei sistemi di cui già dispongono per aumentare la produttività e ridurre le spese operative. Fra le priorità indicate, il canale ha messo in luce come le tecnologie di Unified Communications e VoIP siano le più promettenti per il business e per il raggiungimento degli obiettivi dei clienti finali. 

Le interviste realizzate hanno evidenziato come il 63% dei partner si aspetti una ripresa della domanda nell’anno a venire; il 32% prevede che effetti positivi saranno avvertiti già nel corso del primo semestre. Con l’obiettivo di approfittare della ripresa, il 38% ritiene che le opportunità maggiori nel 2010 verranno dal settore delle Unified Communications (UC), seguite dalle soluzioni Voice over IP (VoIP) al 23%.

Ciò nonostante, anche se si prevedono segnali positivi nella domanda, i clienti tenderanno a restare cauti: un quadro confermato anche dalle previsioni dei partner Avaya, che nei tre quarti dei casi ritengono che gli investimenti saranno orientati verso sistemi già installati piuttosto che nella sostituzione del parco tecnologico. Le indicazioni che il canale riceve dai clienti riguardano, infatti, investimenti selezionati in progetti finalizzati ad aumentare la produttività (29%) e ridurre le spese operative (36%), due strategie considerate essenziali per i prossimi dodici mesi.

Oltre alle tecnologie UC e VoIP, anche la diffusione della virtualizzazione (16%) e delle offerte software-as-a-service (10%) è stata identificata come fonte di interessanti opportunità per il canale nel 2010. Al contrario, la consumerizzazione e l’eco-compatibilità dell’IT sono considerati elementi poco vincenti (rispettivamente 1,5% e 2%).

“I nostri partner si dicono assolutamente positivi nell’affrontare il prossimo anno, certi che sarà ricco di opportunità. Siamo naturalmente lieti della fiducia che nutrono verso le aree delle UC e del VoIP, ma riteniamo fondamentale anche l’attenzione alla virtualizzazione, in quanto elemento abilitante per Avaya nel deployment delle applicazioni future”, ha spiegato Jeremy Butt, Vice President, Worldwide Channels. “La volontà dei clienti di investire nei loro sistemi legacy rappresenta un ulteriore aspetto positivo per il nostro canale che potrà offrire una soluzione come Avaya AuraTM, in grado di tutelare gli investimenti attuali, ridurre le spese e fornire la piattaforma per le comunicazioni di prossima generazione”.

“Avaya Connect, il programma dedicato al canale che abbiamo recentemente presentato, supporterà i nostri partner nel trarre massimo vantaggio dalle opportunità che riserverà il 2010 grazie a iniziative di generazione della domanda e di formazione sui prodotti e sulla vendita, elementi indicati come prioritari dai partner in quanto critici per il loro successo”.

In occasione della 2010 EMEA Partner Conference di Praga, Avaya ha inoltre presentato Avaya Connect, il programma globale finalizzato a generare maggiore redditività e crescita per i partner di canale. L’evento, tenutosi nei giorni 5 e 6 novembre, ha visto l’adesione di oltre 500 partecipanti in rappresentanza di 380 partner di tutta la regione.

Ecco altri importanti risultati emersi dall’indagine:

– L’11% dei partner Avaya ritiene che la domanda non riprenderà fino al 2011, mentre un analogo 10% sostiene che la svolta sia invece già avvenuta
– Il 36% del canale ritiene che la riduzione delle spese variabili sia la strategia chiave dei clienti per superare il momento economico; il 14% ha invece citato la riduzione delle spese fisse
– Solo il 2% dei partner vede nelle normative per la conformità una fonte di opportunità per il prossimo anno
– Il 30% dei partner afferma che l’elemento essenziale nel rapporto con un vendor sia dato dalla trasparenza e dalla correttezza della partnership. Al secondo posto, per il 28%, il supporto nelle problematiche con la clientela.

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