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VoIP e P2P: Agcom avvia indagine per appurare limitazioni illecite da parte degli operatori a servizi e applicazioni

Italia


L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha avviato indagine conoscitiva sui servizi informatici vocali legati al protocollo internet (VoIP) da rete mobile e al traffico peer to peer (P2P), in particolare per verificare l’eventuale messa in atto, da parte degli operatori, di pratiche volte a discriminare determinati servizi.

Capita infatti che gli operatori mobili o i fornitori di servizi a banda larga impediscano di accedere o limitino fortemente l’accesso a determinati servizi, ritenuti magari in concorrenza con servizi propri o dei partner. Se infatti, l’uso di sistemi di gestione del traffico è consentito per evitare disservizi nei momenti di maggiore traffico, è illegale che gli operatori disturbino o limitino l’accesso a dati servizi o applicazioni per motivi legati al proprio business.

L’indagine, secondo quanto si legge in una nota, durerà 120 giorni e “approfondirà i profili tecnici, economici e giuridici legati alla fornitura di tali prestazioni e valuterà se le strategie messe in atto da alcuni operatori mobili – di limitazione dei servizi in esame – siano compatibili con il quadro regolamentare vigente”.

Dal lato della tutela del consumatore l’attenzione si concentrerà in particolare su “eventuali pratiche discriminatorie a danno di talune categorie di utenza, e, più in generale, il rispetto del principio di trasparenza delle offerte al cliente finale”.

Sul fronte della tutela della concorrenza, verranno esaminate le relazioni “tra gli operatori di rete ed i diversi fornitori di servizi, al fine di garantire che non vi siano strategie che escludono o limitano la concorrenza nei mercati finali, a danno – in ultima analisi dei consumatori”.

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