Italia
Completata in Alto Adige la più grande rivoluzione degli ultimi anni nel mercato televisivo: mezzo milione di altoatesini ha effettuato lo switch-off dell’analogico e riceve adesso tutti i canali, molti nuovi, in digitale terrestre.
L’Alto Adige è passato alla Tv digitale dopo 15 giorni di lavori suddivisi in otto aree geografiche.
Per il presidente Luis Durnwalder, che ad inizio ottobre aveva presentato il piano di switch-off con il viceministro Paolo Romani, “Una transizione attesa con qualche incognita e che invece dal punto di vista della riattivazione degli impianti si è sviluppata senza problemi grazie all’impegno dei tecnici e alla collaborazione dei cittadini”.
Ripetitori posti in luoghi difficilmente accessibili, l’arrivo anticipato dell’inverno, la tempistica da rispettare: sono stati elementi che non hanno reso semplice il passaggio dal segnale analogico al digitale in Alto Adige. Basti dire che solo i 17 tecnici della Ras (Azienda radiotelevisiva provinciale) hanno dovuto intervenire nelle due settimane di lavoro su oltre 230 dispositivi analogici collocati in 116 siti per spegnerli e digitalizzare gli impianti. Stesso discorso vale per i tecnici della Rai e delle emittenti private cui il Ministero ha assegnato le nuove frequenze.
Lunedì toccherà alla capitale e, a meno di quattro giorni, il digitale terrestre è già diventata la principale via di utilizzo della televisione, superando anche
I dati Auditel di ottobre, ha spiegato Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi, dimostrano “come Roma e il Lazio si stiano preparando adeguatamente a tale passaggio epocale”.
“E’ la prima volta che in un’area che sta per affrontare lo switch-off definitivo il consumo del digitale terrestre supera l’analogico: oltre il 40% di cittadini romani e laziali – ha aggiunto Ambrogetti – utilizzano ormai abitualmente la tv attraverso il digitale terrestre rispetto a un 38% che usa il vecchio analogico”.
Un dato che, in soli 4 mesi, ha triplicato la diffusione e l’utilizzo del digitale nella capitale. Per quanto riguarda la vendita di decoder, a settembre – secondo le rilevazioni GFK – è stato raggiunto un record storico di oltre 1,7 milioni di decoder esterni o integrati nel televisore venduti in Italia.
“Solo a Roma e nel Lazio – ha evidenziato Ambrogetti – nel settembre scorso sono stati venduti 10.000 ricevitori al giorno, superando le 300.000 unità mensili. Un dato che conferma il superamento della soglia del 90% della tv digitale in tutta la regione in vista dello switch-off di lunedì prossimo”.
Fra il 16 e il 30 novembre con il Lazio si raggiungerà una tappa fondamentale nel processo di digitalizzazione della televisione italiana che verrà completato entro il 2012. La popolazione coinvolta, 4.500.000 persone, di cui 2.700.000 nella sola provincia di Roma, potrà rivolgersi al numero verde 800.022.000 messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni che offre tutte le informazioni necessarie sul passaggio al digitale terrestre. E’ completamente gratuito ed è attivo dal lunedì al sabato (esclusi i festivi), dalle 8 alle 20.
In vista dello switch-off nel Lazio, la Rai ha deciso di diffondere i chiarimenti che rispondono alle domande più frequenti degli utenti.
Quando avverrà nel Lazio il passaggio di tutti i canali analogici sul digitale terrestre?
La transizione dal segnale terrestre analogico al segnale digitale terrestre di tutti i canali (definito switch-off) nel Lazio avverrà dal 16 al 30 novembre, ad esclusione della provincia di Viterbo. In particolare, il passaggio riguarderà i comuni di Roma e Provincia, Latina e zona Pontina (16-18 novembre); Frosinone (19-21 novembre); Rieti (23-24 novembre); Provincia di Latina meridionale e Isole Ponziane (25-30 novembre).
Come si ricevono i programmi tv trasmessi in digitale terrestre?
Il segnale del digitale terrestre è trasmesso come l’attuale segnale analogico, arrivando a casa del telespettatore tramite la comune antenna televisiva, senza bisogno di parabole.
Quali vantaggi si avranno con il digitale terrestre?
I principali benefici derivanti dall’introduzione della DTT sono: un maggior numero di programmi disponibili. Per quanto riguarda la Rai, oltre a Raiuno, Raidue e Raitre, l’offerta gratuita comprenderà Rai 4, Rai Sport Più, Rai News24, Rai Storia, Rai Scuola, Rai Gulp e Rai Gulp +1, Rai Sat Extra, Rai Sat Yoyo, Rai Sat Cinema, Rai Sat Premium; una migliore qualità immagine/audio; la possibilità di programmi interattivi; si riduce l’inquinamento elettromagnetico, poiché il digitale terrestre richiede una potenza di trasmissione inferiore di quella analogica.
E l’antenna? Bisogna cambiarla?
Nella maggioranza dei casi non è necessario, se l’impianto è in buono stato. Se invece l’antenna è stata installata molti anni fa, potrebbe avere bisogno di una revisione e controllo da parte di un antennista specializzato. E’ inoltre importante verificare che l’impianto d’antenna dell’utente sia a larga banda. Al momento dello switch-off si deve porre particolare attenzione alla ricanalizzazione della Banda III VHF. Si passerà infatti dalla canalizzazione italiana alla canalizzazione europea della banda VHF. Il Mux 1 della Rai (che include Raiuno, Raidue e Raitre) sarà quasi ovunque trasmesso in banda VHF, mentre gli altri Mux Rai saranno diffusi in UHF. E’ pertanto necessario verificare la presenza tanto di antenna VHF quanto di antenna UHF, ove possibile a banda larga.
Devo spostare l’orientamento della mia antenna?
In linea di massima no, perché i segnali digitali sono irradiati dalle stesse postazioni utilizzate per la tv analogica. Se però l’antenna è molto vecchia e non ha avuto nessun tipo di manutenzione, potrebbero esserci dei problemi nella ricezione dei programmi. In questo caso, consultare un installatore di fiducia. E’ possibile comunque consultare le associazioni di categoria, che sono in grado di fornire l’elenco di tecnici abilitati.
Il mio condominio è servito da un’antenna centralizzata, cosa si deve fare per il passaggio al digitale terrestre?
Si deve chiedere all’amministratore del condominio di far eseguire un controllo da un tecnico specializzato che garantisca la funzionalità dell’antenna e di tutto l’impianto.
Devo cambiare il mio televisore?
No, non è necessario cambiare l’apparecchio televisivo ma, se non ha l’opzione per il digitale terrestre, si deve acquistare un decoder facendosi consigliare dal negoziante di fiducia. I nuovi televisori in vendita dallo scorso aprile sono, per legge, già predisposti per la ricezione del digitale terrestre e non hanno bisogno del decoder. I televisori certificati dal ‘bollino bianco’ di DGTVi sono dotati di sintonizzatore digitale terrestre per vedere tutti i programmi gratuiti in chiaro.
Cos’è un decoder?
Il decoder è un apparecchio che consente di ricevere il segnale digitale terrestre e si posiziona tra la presa d’antenna e il televisore. Per l’acquisto, oltre ai consigli del negoziante, è possibile consultare il sito del Ministero delle Comunicazioni.
Quanti tipi di decoder esistono?
Sul mercato esistono due tipi di decoder: un decoder semplice, detto zapper, che si limita alla ricezione dei canali televisivi gratuiti, vecchi e nuovi; un decoder interattivo con cui, oltre a ricevere i canali gratuiti, si possono utilizzare i nuovi servizi disponibili con la tv digitale terrestre. Attenzione, i decoder per il digitale terrestre sono da tempo in vendita, ma bisogna fare attenzione a cosa si compra. E’ necessario farsi consigliare dal negoziante per essere sicuri che l’apparecchio funzioni correttamente. Scegliendo il decoder interattivo certificato da DGTVi (‘bollino blu’), l’associazione dei network televisivi che segue e promuove tutte le iniziative sulla diffusione del digitale terrestre, si ha la certezza che i decoder garantiscano di vedere tutti i programmi in chiaro e i servizi interattivi. Anche per i decoder cosiddetti zapper saranno presto sul mercato apparecchi garantiti da DGTVi con un ‘bollino grigio’ che, oltre a permettere la visione dei programmi in chiaro, saranno dotati di guida elettronica ai programmi e di ordinamento automatico dei canali; caratteristiche queste che i decoder zapper senza bollino non possiedono.
Esistono delle agevolazioni per l’acquisto di un decoder?
Per agevolare l’importante fase di passaggio alla nuova tecnologia digitale è stata prevista l’erogazione di un contributo statale solo se è stata pagata l’imposta comunemente chiamata canone e se non si è già usufruito in passato di tale contributo. Tale buono di euro 50 è messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni, per l’acquisto o noleggio di un decoder digitale interattivo presso tutti i rivenditori che aderiscono all’iniziativa a favore, però, solo per alcune categorie di beneficiari.
Per conoscere i requisiti necessari per usufruire di tale contributo è possibile consultare il sito o chiamare il numero verde 800.022.000.
Ho eseguito correttamente i collegamenti indicati nel manuale di installazione e non riesco a sintonizzarmi. Perché?
Deve verificare che la sua zona sia coperta dal digitale terrestre. Il numero verde 800.022.000 del Ministero può aiutare a capire se si è in una zona coperta dal segnale e a sintonizzare il decoder. Se i problemi rimangono, allora probabilmente l’antenna è da controllare.
Ho acquistato un decoder senza bollino DGTVi, e ora ho dei problemi di sintonizzazione e di visione dei canali. Cosa posso fare?
Per avere aiuto, chiamare il numero verde 800.022.000 e consultare il sito del Ministero.
Pur avendo un decoder con bollino DGTVi, non vedo tutti i canali publicizzati. Cosa posso fare?
Deve verificare se la zona in cui risiede sia coperta davvero dai canali pubblicizzati (per i canali Rai consultare il sito raiway.rai.it). Se la verifica dà esito positivo, bisogna chiamare un tecnico che corregga eventuali problemi di puntamento o di malfunzionamento dell’impianto di antenna. E’ importante chiedere l’assistenza di tecnici specializzati e preparati, consultando eventualmente gli elenchi dei tecnici sul sito del Ministero per scegliere un installatore affidabile.
A quanti televisori posso collegare il decoder?
Ogni decoder dispone di collegamento per un solo televisore; per qualsiasi altro apparecchio tv si deve acquistare un altro decoder. Il problema è superato acquistando un nuovo apparecchio televisivo che, da aprile, viene fabbricato e venduto con il sintonizzatore per il digitale terrestre incorporato.
Da parecchi anni non ho fatto controllare l’antenna. Cosa devo fare?
Bisogna richiedere l’intervento di un antennista preparato, che verifichi l’idoneità’ dell’antenna a ricevere il segnale del digitale terrestre. Potrebbe essere necessario solo un nuovo orientamento oppure, se l’impianto è molto datato, la sostituzione dell’antenna. Il tecnico, inoltre, dovrà verificare i cavi dell’impianto e la loro funzionalità.
A volte il segnale è disturbato e non ricevo nulla per alcuni secondi. Che devo fare?
Se il fenomeno è persistente, occorre far controllare l’antenna. E’ assolutamente necessario che l’antenna sia posizionata (da un tecnico installatore affidabile) nella giusta direzione e, inoltre, deve avere un fissaggio stabile sul tetto della casa.
Quando c’è stato il primo passaggio al digitale terrestre vedevo bene tutti i canali Rai. Ora, con lo switch-off, non vedo più alcuni canali. Perché?
Con il definitivo passaggio al digitale terrestre, è indispensabile effettuare una risintonizzazione dei canali (v. istruzioni del decoder o chiedere l’aiuto di un tecnico), perché lo spegnimento definitivo degli impianti analogici prevede una diversa distribuzione del segnale digitale sul territorio.
Possiedo un impianto satellitare e vedo i programmi su Sky, perché devo passare al digitale terrestre?
Perché potrà vedere tutta la programmazione gratuita senza dover pagare un abbonamento Sky. Il grande vantaggio della tv digitale terrestre è la possibilità di vedere in chiaro e gratis tutta la programmazione televisiva pubblica e privata. Attualmente, sulla piattaforma satellitare di Sky molti avvenimenti sono criptati perché le tv non sempre posseggono i diritti per l’estero. Per quanto riguarda la Rai, il calcio, importanti eventi sportivi, grandi film in prima visione tv non si vedono su Sky perché, non potendo acquisire i diritti satellitari, devono essere criptati ma sono pienamente disponibili in chiaro sul digitale terrestre.
I canali di Rai Sat che vedevo su Sky sono scomparsi, come faccio ora a vederli?
Tutti i canali di Rai Sat sono ora “migrati” sulla piattaforma digitale terrestre e sono free, cioè visibili gratuitamente; inoltre, sono anche compresi nell’offerta satellitare di Tivù Sat.
Che cos’è Tivù Sat?
Tivù Sat è la nuova piattaforma digitale satellitare gratuita italiana realizzata da Tivù Srl (Rai 48,25%, Mediaset 48,25% e telecom Italia Media 3,5%). Tivù Sat nasce come piattaforma complementare a quella del digitale terrestre, in quanto in grado di raggiungere le aree del territorio da questo non coperte.
Tivù Sat permette, grazie alle peculiarità del segnale satellitare, di portare al 100% del territorio nazionale la copertura dei segnali televisivi digitali gratuiti. Per riceverla e’ necessario acquistare il decoder Tivù Sat (la cui efficienza è assicurata da un apposito bollino di garanzia con
Ma io sono obbligato ad utilizzare Sky, perché nella mia zona non ricevo il segnale terrestre. Cosa posso fare?
Per tutti i casi in cui il segnale del digitale terrestre – e anche quello analogico – non si ricevono bene, Rai ha partecipato con le altre emittenti alla creazione di Tivù Sat, una nuova piattaforma satellitare che garantisce la diffusione dell’offerta televisiva gratuita del digitale terrestre su tutto il territorio nazionale. Sulla piattaforma di Tivù Sat, già operativa dal 1º agosto 2009, i telespettatori possono vedere via satellite e gratuitamente, Raiuno, Raidue, Raitre, Rai4, Rai Gulp, Rai Gulp +1, Rai Sport +, RaiNews24, Rai Storia, Rai Edu 1, Raisat Cinema, Raisat Premium, Raisat Extra e Raisat YoYo; sono inoltre visibili tutte le altre emittenti nazionali e i più importanti canali internazionali. Per l’accesso a Tivù Sat basta dotarsi di una parabola (anche quella di SKY visto che l’orientamento è lo stesso, ossia 13° gradi Est) e di un decoder satellitare “aperto” (la smart card è in dotazione) da collegare al proprio televisore.
E’ necessario abbonarsi a Tivù Sat?
No, Tivù Sat è una piattaforma completamente gratuita. Non e’ richiesto quindi alcun tipo di abbonamento.
Posso collegare il decoder digitale terrestre alla parabola satellitare? No, assolutamente. Sono due tecniche di trasmissioni del segnale televisivo completamente diverse e non compatibili.
Posso continuare ad usare il mio videoregistratore?
Certamente, nel caso di dubbi consultare il libretto di istruzioni del decoder o chiedere al proprio negoziante di fiducia oppure ad un antennista specializzato.
Per avere maggiori informazioni e rispondere a tutte le domande è a disposizione un numero telefonico del Ministero con chiamata gratuita, il cosiddetto ‘numero verde’: 800022000. La RAI, inoltre, inserirà tutte le notizie su Televideo alla pagina numero 459, oltre a dedicare adeguati spazi di informazione nei TG e nei GR Regionali, ma anche nelle trasmissioni televisive e radiofoniche.