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Il mercato mondiale dei telefonini è cresciuto del 5,6% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente, con 281 milioni di cellulari venduti. Secondo IDC si tratta, tuttavia, di un miglioramento molto relativo, poiché, rispetto all’anno scorso, si è registrato un calo di circa il 6%.
Gli effetti della crisi continuano a pesare anche su questo mercato, il cui unico segmento in crescita è quello degli smartphone, che nell’ultimo trimestre hanno invece segnato un nuovo record, registrando una crescita annuale del 4,2% a 43,3 milioni di unità consegnate. Rispetto al trimestre precedente, la crescita si è attestata al 3,2%.
La domanda di dispositivi convergenti – che consentono di accedere a internet e con funzionalità avanzate rispetto ai cellulari tradizionali – è rimasta forte per tutto l’anno, grazie alla continua uscita di modelli nuovi e attraenti, pensati per accontentare le diverse esigenze dei consumatori: c’è chi li usa per avere sempre a disposizione la propria posta elettronica, chi per accedere a contenuti di intrattenimento o per restare in contatto con gli amici attraverso i social networks.
A scuotere il mercato, dopo l’arrivo dell’iPhone Apple, sono arrivati anche gli Android, gli smartphone Google, lanciati da diversi costruttori: il primo è stato HTC, ma ora si sono aggiunti anche Motorola, Samsung, LG e Sony Ericsson. Di Android sta tra l’altro per arrivare la versione 2.0, a dimostrazione che il sistema operativo mobile di Google si evolve rapidamente per rispondere alle esigenze dei consumatori e degli sviluppatori.
Leader del mercato – sia quello dei cellulari che degli smartphone – resta la finlandese Nokia, che però patisce più degli altri la crisi e l’assalto dei concorrenti asiatici.
La società ha visto la sua market share globale nei cellulari calare dal 38,6% al 37,8% in un anno e ha appena annunciato un crollo del 20% del fatturato trimestrale. Nel segmento degli smartphone, la quota di mercato è scesa dal 41% al 35%, anche se IDC segnala le buone performance registrate dai modelli di punta E71 e N97 e l’arrivo del primo dispositivo high end basato su Maemo.
Prosegue invece l’avanzata dei due costruttori coreani Samsung ed LG che, nel trimestre hanno consegnato rispettivamente 60 milioni e 31 milioni di cellulari, registrando un aumento delle vendite del 15,9% il primo e del 37,4% il secondo. Samsung ha beneficiato del buon successo dei modelli touch screen, mentre LG realizza la metà delle vendite agli operatori a un prezzo inferiore ai 100 dollari.
In difficoltà, invece, Sony Ericsson e Motorola, numero quattro e cinque nella classifica globale: la loro quota di mercato è inferiore al 5% contro l’8,4% e l’8,3% rispettivamente di un anno fa. La società statunitense, che era numero due del mercato appena due anni fa, continua a precipitare, con vendite crollate del 46% in un anno ad appena 13,6 milioni di unità, ma spera di rifarsi coi nuovi modelli motorizzati Google.
Tornando agli smartphone, invece, al secondo posto tra i costruttori resta RIM con 8,2 milioni di BlackBerry venduti e una market share del 19%, seguita da Apple, con 7,4 milioni di iPhone e una quota di mercato del 7,4%.
HTC ha venduto 2,4 milioni di dispositivi e ha una quota del 5,6%. Al quinto posto, Samsung con 1,5 milioni di smartphone e una quota di mercato del 3,5%.