Francia
Dopo l’autorizzazione di Bruxelles, che segue quella dell’Antitrust francese del 22 settembre, l’Autorità ha annunciato adesso che le nuove disposizioni, sostenute da Free (Iliad), ma criticate fortemente da Orange (France Télécom), potrebbe entrare in vigore già per la fine dell’anno.
Con una nota,
L’Arcep difende la possibilità di porre più fibre ottiche per abitazione in modo da dare l’opportunità a ciascun operatore di entrare in questo nuovo mercato e assicurare ai consumatori la libertà di scelta.
La Commissione, sottolineando che questo piano “multi-fibra” rappresenta “un mezzo per contribuire significativamente allo sviluppo, in Francia, della concorrenza tra le infrastrutture per le reti di nuova generazione“, suggerisce però all’Autorità francese di “valutare la possibilità di imporre altre misure (…) in caso la legge adottata non sia sufficiente ad assicurare l’effettiva concorrenza”.
L’Arcep potrebbe così adottare in aggiunta una regolamentazione “asimmetrica“, più rigida per France Télécom, considerato come attore dominante, che per gli altri operatori.
Dalla sua, France Télécom ha sempre difeso l’opzione mono-fibra (una sola fibra per abitazione, affittata successivamente ai concorrenti), quantificando i costi aggiuntivi delle soluzioni alternative a quasi il 40%, mentre per l’Arcep sono del 5%. In attesa che l’Autorità e la Ue decidessero, la società ha al momento congelato i propri investimenti in questo settore.
Per la metà di dicembre è, intanto, atteso il parere del presidente Nicolas Sarkozy che interverrà sullo sviluppo della fibra ottica in Francia.