Tlc: al via JV tra T-Mobile e Orange. Il mercato UK verso il consolidamento

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Deutsche Telekom

Il mercato mobile britannico entra in una nuova fase di consolidamento, dopo la firma dell’accordo tra Deutsche Telekom e France Telecom per la fusione delle divisioni mobili T-Mobile UK e Orange.

L’accordo conferma i termini dell’intesa annunciata a settembre – che attende ancora il via libera delle autorità antitrust – e prevede la creazione di una joint venture  che – con quasi 30 milioni di clienti, una market share del 37% e un fatturato pro-forma che nel 2008 si sarebbe attestato a 9,4 miliardi di euro – contrasterà la leadership di O2 (divisione della spagnola Telefonica) con una quota di mercato del 27,7% e Vodafone che ha una quota del 24,7%.

 

Il mercato britannico, con 5 operatori attivi, è sicuramente uno dei più concorrenziali d’Europa: i margini operativi lordi si attestano a circa il 25% contro quasi il 40% in Francia. Il consolidamento e il ritorno a 4 operatori (come in Italia, Spagna e Germania) potrebbero contribuire a ridurre la pressione competitiva.

 

L’accordo apporterà vantaggi sostanziali a entrambi i gruppi tlc: France Telecom non appesantirà la propria esposizione debitoria (34,7 miliardi di euro il debito al 30 giugno) e potrà ottenere nuovi introiti per perseguire lo sviluppo delle attività nei Paesi emergenti, priorità dell’Ad Didier Lombard.

Deutsche Telekom – primo gruppo tlc europeo – ha investito parecchio sul mercato mobile d’oltremanica e restando azionista di T-Mobile (in un primo tempo si erano rincorsi i rumors circa una possibile vendita della divisione) potrà approfittare dei frutti di una futura ristrutturazione.

 

Le due società hanno confermato l’intenzione di tenere separati i rispettivi marchi per i primi 18 mesi di attività della JV.

 

T-Mobile UK ha sofferto molto della fluttuazione dei cambi e degli effetti della crisi e all’inizio di quest’anno l’ex monopolista tedesco ha deciso di svalutare le attività britanniche per 1,8 miliardi di euro.

L‘ultimo trimestre si è chiuso con un calo dei profitti del 30% rispetto allo scorso anno, a 447 milioni di euro e nell’ultimo anno ha perso l’1,2% dei clienti che ora sono circa 16,5 milioni.

La divisione britannica rappresenta tra l’altro il tallone d’Achille di Deutsche Telekom, che nel terzo trimestre ha segnato un miglioramento dei conti, con un utile netto di 959 milioni di euro, in crescita del 7% sullo stesso periodo 2008, un fatturato in aumento del 5,2% a 16,26 miliardi e un risultato operativo in crescita a 5,4 miliardi.

 

France Telecom ha chiuso invece il trimestre da luglio a settembre con un Ebit di 4,56 miliardi di euro, in calo dell’8% rispetto allo scorso anno, e un fatturato di 12,69 miliardi, il 6,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2008.

 

Dalla fusione e dall’integrazione delle attività di T-Mobile e Orange, i due giganti europei contano di ottenere sinergie per circa 4 miliardi di euro.

Il direttore finanziario di Deutsche Telekom, Timotheus Hottges ha sottolineato che l’accordo con Orange darà a T-Mobile “un avvenire chiaro e solido nel secondo mercato mobile europeo per dimensione, e senza dubbio uno dei più ostici e competitivi”, mentre Gervais Pellissier, responsabile di Group Finance & Information Systems di France Telecom ha definito l’accordo una “intesa perfetta” che “ci aiuterà a conseguire sinergie operative e a offrire servizi innovativi e di alta qualità”.

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