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La Commissione europea starebbe per sollevare delle obiezioni all’acquisto di Sun Microsystems da parte di Oracle, primo passo verso il blocco dell’operazione da 7,4 miliardi di dollari. Lo rivela il quotidiano britannico Financial Times, secondo cui la posizione ufficiale della Ue si conoscerà solo nei prossimi giorni, e sarà negativa a meno che una delle due parti in questo lasso di tempo non decida di fare delle concessioni.
A settembre, la Commissione europea ha aperto un’indagine approfondita sul progetto di acquisizione, che potrebbe causare problemi di concorrenza sul mercato dei database e sarebbe dunque incompatibile con il mercato unico.
Oracle è il numero uno sul mercato dei database proprietari, mentre MySQL di Sun è il database open source più diffuso.
Le banche dati sono una componente essenziale dei sistemi informatici aziendali soprattutto nell’attuale contesto economico, in cui tutte le aziende sono alla ricerca di soluzioni che offrano un buon rapporto qualità-prezzo e quindi l’open source è destinato a crescere.
Un’inchiesta preliminare condotta dalla Commissione ha mostrato che le banche dati di Oracle sono in concorrenza diretta con MySQL in numerosi segmenti del mercato e che MySQL eserciterà una pressione generale maggiore man mano che le sue funzionalità saranno migliorate.
Oracle è il secondo produttore mondiale di software destinati alle imprese e ha chiuso il 2008 con un utile di 5,5 miliardi di dollari su fatturato a 22,4 miliardi.
Sun, numero 4 a livello mondiale nel mercato dei server aziendali, ha chiuso il 2008 con un fatturato di 13,8 miliardi di dollari e un utile di 403 milioni.
L’acquisizione, che ha già ricevuto il via libera dalle Autorità americane, andrebbe dunque a raggruppare due pesi massimi del mercato dei database, già estremamente concentrato: i tre principali concorrenti – Oracle, IBM e Microsoft – controllano infatti l’85% del mercato in termini di fatturato.
Con questa acquisizione, la più importante della sua storia pure fatta di una cinquantina di acquisizioni in poco più di 4 anni per un totale di 35 miliardi di dollari (la più costosa quella da 10,3 miliardi di PeopleSoft), Oracle entrerebbe anche nel settore dell’hardware, in diretta concorrenza con IBM – che in un primo tempo era data come l’acquirente più accreditato di Sun – ma anche con HP, Dell e Cisco.
A ottobre, quindi, il Commissario Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes dopo un incontro con i vertici di Oracle ha fatto sapere di non essere soddisfatta delle risposte ottenute dalla società che non avrebbe prodotto, nonostante le ripetute richieste, prove concrete per confutare i dubbi antitrust individuati dall’esecutivo europeo.
In caso di stop da parte della Commissione Oracle potrebbe decidere di fare ricorso, offrire i suoi prodotti sotto licenza o rinunciare all’operazione.
Solo in un altro caso – l’acquisizione di Honeywell da parte di General Electric nel 2001 – la Ue si è opposta a una fusione tra due aziende americane.