Internet mobile: aumenta il traffico, ma non i profitti degli operatori alle prese anche con i problemi di sovraccarico delle reti

di Alessandra Talarico |

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Il traffico internet mobile è destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni, spinto dal successo dei social network e dall’ingresso di nuovi player con i loro contenuti. La possibilità di connettersi a internet dal proprio telefonino, certo, non è ancora sfruttata da tutti gli utenti che possiedono un cellulare in grado di farlo, ma il mercato è in fermento e, secondo le previsioni di Informa, il numero di persone che accedono al web da un dispositivo mobile potrebbe crescere di 25 volte da qui al 2012.

 

Una bella notizia, diranno molti, per il mercato della telefonia mobile. Ma non è proprio così, perché gli analisti prevedono anche che il numero di utenti potrebbe presto superare la capacità delle reti mobili e gli operatori si trovano ora di fronte alla necessità impellente di investire nell’upgrade delle reti, in un momento in cui i bilanci sono già provati dalla crisi, dall’effetto delle nuove regolamentazioni e dall’avvento delle tecnologie VoIP.

 

Un vero grattacapo, perché, secondo Informa, anche se da qui al 2012 il traffico sulle reti mobili aumenterà di 25 volte, i profitti generati dal loro uso non seguiranno lo stesso trend e raddoppieranno soltanto.

 

A settembre, il traffico mobile di Opera Software è cresciuto dell’8,7% sul mese precedente ed è triplicato su base annuale.

Secondo Nokia Siemens Networks, lo scorso anno il traffico dati sulle reti mobili è cresciuto del 4,7%, con alcuni operatori che hanno registrato un incremento di oltre il 10%, grazie al boom delle data card per Pc.

 

Ma se da un lato i fornitori di infrastrutture – Nokia Siemens, Ericsson e Alcatel-Lucent – spingono per l’aumento del traffico internet per ottenere nuovi ordini, gli operatori stanno cominciando a comprendere che l’aumento dei profitti legati al mobile web difficilmente giustificherà gli investimenti nell’aumento della capacità della rete – rappresentati principalmente dal costo delle licenze per i software – e premono sui vendor per una rinegoziazione dei contratti di fornitura.

 

Le reti mobili attuali, ha spiegato Graham Carey della società Byte Mobile, sono inoltre concepite per gestire un traffico completamente diverso, fatto di brevi sessioni, e ciò rende più complicato gestire la natura always-on di molti smartphone e laptop.

Il sopravvento delle offerte flat, considerate un volano essenziale per spingere i consumatori a usare le connessioni mobili, si è rivelato quindi un boomerang?

Per l’analista, sì: “Questi modelli di fruizione – ha spiegato Carey – rendono difficile per gli operatori il recupero degli investimenti e, soprattutto, difficilmente convinceranno gli utenti a essere parsimoniosi e a gestire il loro consumo”.

 

Molti operatori hanno cominciato quindi a utilizzare tecnologie di ottimizzazione in grado di ridurre le dimensioni dei file che transitano sulle reti: software in grado, ad esempio, di eliminare il bianco in eccesso dalle pagine web senza conseguenze per la qualità.

IBM, ad esempio, ha lanciato una nuova tecnologia, inizialmente sviluppata per gli utenti ipovedenti, che promette di semplificare la realizzazione di siti web adatti ai piccoli schermi dei cellulari, trasformando una tradizionale pagina web bidimensionale in un singolo flusso di contenuti.

Il sistema semplifica la navigazione per le persone che usano i browser vocali, ma non solo, in quanto sempre più cellulari dispongono ormai dei comandi vocali che ne semplificano l’utilizzo telefono in situazioni in cui non si possono guardare lo schermo o la tastiera.

 

Gli operatori mobili, nel prossimo futuro, avranno anche il loro bel da fare per far fronte ai picchi improvvisi nell’uso delle connessioni internet mobili, soprattutto in ambienti chiusi – come i centri conferenze o gli auditorium – dove si concentrano un numero sempre più elevato di smartphone, laptop, netbook ecc.

“Se gli operatori non riusciranno a rispondere adeguatamente a questo tipo di sfide, difficilmente esperienza di internet mobile potrà avere successo”, ha spiegato John Spindler, vicepresidente del product management della società di ottimizzazione ADC.

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