Caricabatterie universali: arriva l’Ok dell’ITU che rilancia il ruolo dell’ICT nella lotta ai cambiamenti climatici

di Alessandra Talarico |

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Carica batterie

Anche l’ITU (l’agenzia Onu per le telecomunicazioni) ha dato il via libera al caricatore universale per cellulari che dovrebbe vedere la luce nel 2010: disporre di un unico dispositivo per qualsiasi telefonino consentirebbe infatti un risparmio del 50% del consumo di energia in stand-by e la potenziale eliminazione di 51 mila tonnellate di ‘doppioni’ estremamente inquinanti se non smaltiti correttamente, oltre alla riduzione di 13,6 tonnellate di emissioni di gas serra ogni anno. Senza contare la ‘semplificazione’ per gli utenti, che non sarebbero più costretti a cambiare inutilmente caricatore per ogni cellulare acquistato.

 

Dall’adozione del protocollo di Kioto, nel 1997, il numero di utenti dell’ICT è triplicato e l’ITU si sta battendo per vedere riconosciuto il ruolo essenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella lotta contro i cambiamenti climatici, così come stabilito anche dall’accordo di Copenhagen.

Secondo recenti studi, un uso più efficiente delle tecnologie ICT è in grado di portare a una riduzione complessiva delle emissioni di carbonio del 15% entro il 2020, grazie alla possibilità di migliorare il monitoraggio e la gestione del consumo energetico nelle fabbriche, negli uffici e negli spazi pubblici, nonché di rendere le persone più consapevoli del loro consumo energetico. Ad esempio, i sistemi basati su ICT sono in grado di ridurre il consumo energetico degli edifici del 17% e le emissioni di carbonio nei trasporti del 27%, mentre se sostituisse solo il 20% dei viaggi d’affari delle imprese europee con riunioni in videoconferenza si potrebbero risparmiare oltre 22 milioni di tonnellate di CO 2 all’anno.

 

Per il direttore dell’ITU Telecommunication Standardization Bureau (TSB), Malcolm Johnson, “Si tratta di un passo decisivo per ridurre l’impatto ambientale della telefonia mobile, che andrà anche a vantaggio dei consumatori”.

 

Il ruolo chiave dell’ICT nella lotta ai cambiamenti climatici verrà ribadito anche a Barcellona, dal 2 al 6 novembre, nel corso della prossima conferenza Climate Change Talks: col supporto del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, ITU e Ocse in partnership con la Global e-Sustainability Initiative (GeSI), inviteranno i decisori politici mondiali, l’industria e le organizzazioni internazionali a condividere idee e punti di vista sul modo in cui l’ICT potrà aiutare a minimizzare l’impatto dei cambiamenti climatici.

 

L’accordo sulla creazione di uno standard universali per i caricabatterie dei cellulari si è raggiunto dopo un forte pressing della Commissione europea, che ha minacciato l’industria di intervenire con una legge ad hoc.

I produttori avevano inizialmente accettato di trovare uno standard unico entro il 2012.

Il Protocollo d’intesa sottoscritto dai maggiori produttori – Apple, LG, Motorola, NEC, Nokia, Qualcomm, Research In Motion (RIM), Samsung, Sony Ericsson, Texas Instruments –  sarà corredato da una nuova norma che garantirà un uso sicuro dei telefonini e cercherà di indirizzare eventuali problemi legati alle interferenze radio.

Attualmente in Europa circolano almeno 30 modelli diversi di caricabatterie incompatibili tra loro. I vendor di cellulari, inoltre, se ne escono con un nuovo modello ogni 12-18 mesi, rendendo inutilizzabili i vecchi dispositivi.

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