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Nokia: primo rosso da 10 anni. Pesa il declino della JV Nokia Siemens Networks


Dopo dieci anni sempre in positivo, Nokia ha chiuso il terzo trimestre con perdite per 559 milioni di euro e un fatturato totale in calo del 19,8% su base annua a 9,81 miliardi di euro.

Il numero uno del mercato dei cellulari ha registrato una perdita per azione di 0,15 euro nel terzo trimestre rispetto ad un utile per azione di 0,29 euro nello stesso periodo dello scorso anno e ad attese di un utile di 0,09 euro.

L’utile operativo è calato a 741 milioni di euro, segnando una diminuzione del 57,8% rispetto al terzo trimestre 2008, e del 4,4% rispetto al secondo trimestre.

 

La crisi, insomma, ha colpito duro anche il colosso finlandese, nonostante la domanda di cellulari – come ha confermato il Ceo Olli-Pekka Kallasvuo – sia cresciuta. Sul bilancio hanno pesato svalutazioni per 908 milioni nel settore reti (Nokia Siemens Networks) e le difficili condizioni di mercato, nonché la forte concorrenza che ha costretto la società a non aumentare il prezzo medio dei telefonini: il prezzo medio di vendita, anzi, è sceso da 72 euro del terzo trimestre 2008 a 62 euro, ma è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente.

 

La quota di mercato nel settore degli smartphone tra luglio e settembre è scesa dal 41% del trimestre precedente al 35%, ma nel corso del 2009 la situazione dovrebbe iniziare a migliorare: la contrazione del mercato dovrebbe fermarsi al 7% rispetto ai livelli del 2008 (contro il -10% previsto in precedenza), per un totale di circa 1,12 miliardi di unità vendute.

Il quarto trimestre, dovrebbe essere, secondo le previsioni della società, il migliore dell’anno in termini di volumi e di margini e la società dovrebbe riuscire a mantenere stabile la quota di mercato globale al 38%.

 

Non sarà invece un fine anno facile per Nokia Siemens Network, che continuerà a perdere quote di mercato “più di quanto previsto in precedenza”.

Il Ceo ha sottolineato che la priorità è ora “quella di ripristinare la linea di crescita della società e di invertire le dinamiche della market share”.

“Vorrei essere molto chiaro – ha aggiunto – Continuiamo a sostenere le azioni NSN per migliorare le sue performance. Entrambi gli azionisti hanno continuato a mettere a disposizione di NSN il capitale necessario a eseguire la sua strategia per soddisfare le esigenze dei principali operatori del mondo”.

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