Italia
Sono cifre negative quelle che connotano l’editoria italiana nel 2008: 3,5 miliardi di euro di fatturato (-3% sull’anno precedente), circa 59 mila i titoli pubblicati (2mila in meno dell’anno precedente) per 235 milioni di copie (-12%). L’unico dato positivo è che nel 2008 è tornata a crescere la lettura in Italia (oggi il 44% degli italiani legge almeno un libro in un anno) anche se parliamo dello 0,9% in più circa dell’anno precedente. Malgrado queste criticità diffuse l’editoria italiana occupa ancora per fatturato e titoli pubblicati la settima posizione mondiale e la quinta in Europa.
E’ questo il quadro emerso del Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia
Secondo AIE, migliorano i rapporti all’estero: cresce l’export del libro italiano dell’1% (pari a 41milioni di euro) e anche il numero di titoli di cui gli editori italiani cedono i diritti di edizione, crescendo dal
Aumenta anche il numero di libri acquistati online: anche se gli italiani privilegiano le librerie di catena per l’acquisto dei libri, crescono gli aquisti nelle edicole (+2,7) e soprattutto su internet (+26,8%).
Nei primi sei mesi del 2009 si registrano i primi segnali di difficoltà non solo per i settori “a rischio” del 2008 (lo scolastico, il rateale, le grandi opere, i collaterali) ma anche per i canali trade. Il mercato italiano dei libri, nel solo canale librerie, ha espresso infatti un valore di vendite tra gennaio e giugno di 439,8 milioni di euro, pari a circa 31milioni di copie vendute, registrando, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una flessione nei canali trade del 2,2% a valore e del 4,2% a volume.
“Il quadro che ci si presenta è di difficoltà sul piano nazionale ma anche di grande respiro e grande credibilità sul piano europeo, grazie a progetti come ARROW (Accessible Registries of Rights information and Orphan Works towards Europeana), annunciato proprio qui a Francoforte lo scorso anno e che sta diventando la risposta europea a Google Books. Faremo tutto il possibile per cercare di invertire la rotta rispetto ai primi segnali di sofferenza sul mercato nazionale del 2009 ma abbiamo bisogno più che mai che al nostro fianco lavorino, come sta accadendo ora, il mondo politico e le Istituzioni”, ha sottolineato il presidente AIE Marco Polillo.
“Scommettere sul libro significa credere nell’Italia civile – ha rilanciato il presidente della Camera Gianfranco Fini – E’ per questo che colgo l’occasione per annunciare dalla Buchmesse che la Camera dei deputati ha promosso, d’intesa con l’AIE, una manifestazione dedicata alla cultura politica che si svolgerà il prossimo 23 ottobre a Roma e che abbiamo voluto intitolare Il volume della democrazia-Giornata del libro politico a Montecitorio. Abbiamo invitato gli editori a presentare i loro libri nel campo della saggistica politica con l’idea di favorire la più ampia conoscenza possibile delle opere che parlano delle idee e dei problemi del nostro tempo, all’insegna del pluralismo e della ricchezza culturale”.
“Nelle prossime settimane – ha confermato quindi il sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività culturali Francesco Maria Giro – entrerà in vigore il regolamento del Centro, un’istituzione che si affiancherà agli editori in un comune lavoro per la crescita del libro. Sono onorato inoltre che Gian Arturo Ferrari, personalità di spicco e di provata esperienza nel panorama editoriale nazionale, abbia accettato di dirigere questa nuova realtà”. Il sottosegretario ha aggiunto che “si punterà a ottenere per l´avvio dell’attività del Centro un budget iniziale nell’ordine di circa 3 milioni di euro”.