Unione Europea
L’audiovisivo è ormai caratterizzato da confini sempre più fluidi, sia geografici che tecnologici. La convergenza è la chiave di tutto. Necessario, quindi, cominciare a interrogarsi sulle conseguenze legali e sulle ricadute per il diritto d’autore della trasmissione via cavo e satellite.
L’Osservatorio europeo dell’audiovisivo ha dedicato a questo argomento l’ultima pubblicazione IRIS plus, nella quale Bernt Hugenholtz dell’Institute for Information Law (IViR) fornisce un’analisi approfondita della Direttiva SatCab, principale strumento giuridico che regolamenta non solo la diffusione attraverso il cavo e le piattaforme satellitari in Europa, ma anche le questioni del diritto d’autore e le conseguenze sul mercato dei contenuti.
In questa edizione, una nuova sezione, “Zoom”, fornisce un bilancio statistico della radiodiffusione internazionale via satellite nella Ue, permettendo così di valutare gli effetti prodotti dalla nuova Direttiva.
Il rapporto ripercorre le origini della Direttiva SatCab, valutando gli strumenti giuridici introdotti dalle nuove disposizioni atti a sopprimere i limiti imposti dal diritto d’autore ai servizi di trasmissione transfrontaliera all’interno della Ue.
L’autore pone l’accento sul carattere innovativo delle norme e sul fatto che introducono un “meccanismo nuovo e meno intrusivo d’esercizio collettivo imperativo dei diritti di ritrasmissione via cavo“.
Sono quindi state soppresse le pesanti negoziazioni bilaterali con i differenti aventi diritto.
Per quanto riguarda la trasmissione via satellite, l’autore sottolinea che la Direttiva non può aprire la via all’introduzione di licenze paneuropee per i contenuti perché le dinamiche di questo settore funzionano diversamente: i distributori di film difficilmente preferiscono la diffusione su scala paneuropea preferendo invece quella nazionale che tenga conto della diversa cultura e delle diverse preferenze del pubblico.
Sembra poi, secondo Bernt Hugenholtz, che i broadcaster abbiano poco interesse ad acquistare diritti paneuropei, tra l’altro molto più costosi, quando la trasmissione interessa uno o pochi Paesi Ue.
Per quanto riguarda poi la portata della Direttiva SatCab nell’ambito del diritto d’autore per le trasmissioni via cavo, il rapporto precisa che il riesame della Direttiva, realizzato nel 2002 dalla Commissione Ue, ha reso necessario introdurre delle deroghe all’obbligo di gestione collettiva dei diritti, consentendo ai broadcaster di negoziare direttamente i diritti di ritrasmissione via cavo. Anche se tutto ciò, sottolinea Bernt Hugenholtz, è meno vantaggioso per gli autori e gli artisti che spesso si affidano a società di gestione collettiva per la propria retribuzione.
In conclusione, l’autore evidenzia il timore che le questioni relative alle licenze multi territoriali, anche se fondamentali nella trasmissione via cavo e satellite, non si risolveranno nel breve termine.
La Commissione Ue ha intanto raccomandato la realizzazione di uno Studio sugli aspetti giuridici, economici e culturali delle licenze multi territoriali.
Per quanto riguarda la direttiva che disciplina attualmente le questioni del diritto d’autore per la trasmissione via cavo e via satellite, Bernt Hugenholtz conclude che probabilmente non subirà la stessa revisione della Direttiva sui servizi audiovisivi: “E’ più probabile che alla fine sparisca lentamente, dato che la prassi contrattuale, le misure tecnologiche, la convergenza dei media e delle disposizioni ‘orizzontali’ della legislazione comunitaria riguardanti il diritto d’autore la sostituiranno un po’ per volta”.