Internet governance: l’ICANN si affranca dal governo Usa dopo 11 anni. La soddisfazione della Ue

di Alessandra Talarico |

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ICANN

Dopo 11 anni, l’ICANN – l’ente non profit che gestisce i nomi di dominio internet – non sarà più soggetto esclusivamente al controllo unilaterale del governo americano.

 

Il “Joint Project Agreement” che legava l’ente al ministero del Commercio (DoC) Usa è scaduto ieri e non è stato rinnovato, come tra l’altro più volte chiesto in questi anni dallo stesso organismo e da diversi governi di tutto il mondo. Il JPA è stato sostituito da una “Dichiarazione d’impegno” in base alla quale l’ICANN diverrà un’organizzazione indipendente e multi-stakeholder, ma dovrà comunque riferire periodicamente a panel esterni di controllo composti dai governi di tutto il mondo.

 

Per Vinton Cerf, vicepresidente e chief internet evangelist di Google – conosciuto anche come uno dei padri fondatori di internet – si tratta di un’evoluzione che concretizza un obiettivo di vecchia data: quello di realizzare “un’organizzazione che possa servire l’interesse mondiale in un’internet robusta, affidabile e interoperabile”.

 

Anche per la Ue, che ha più volte chiesto una riforma dei meccanismi di supervisione dell’ICANN, la notizia che l’ICANN sarà più aperto e dovrà rispondere del proprio operato ai miliardi di utenti di internet in tutto il mondo, ha una portata storica e allinea la gestione di internet alla “realtà del ventunesimo secolo e della globalizzazione”.

 

“Gli utenti di internet di tutto il mondo possono ormai confidare nel fatto che l’ICANN adotti decisioni sui nomi di dominio e sugli indirizzi in modo più indipendente e più responsabile, così da rispettare gli interessi di tutti”, ha affermato Viviane Reding, Commissario Ue alla società dell’informazione e ai media.

 

La Reding ha salutato con favore il rafforzamento del GAC – il comitato consultivo che fornisce all’ICANN indicazioni sugli aspetti politici delle sue attività – e ha affermato che la Commissione avrà un ruolo attivo al suo interno. Nel GAC è entrata a luglio anche la Cina.

 

“Occorre fare in modo – ha detto la Reding – che, grazie al rafforzamento del suo ruolo, il GAC operi con maggior efficacia ed è necessario intensificare il dialogo tra le amministrazioni pubbliche, le imprese, e la società civile nell’ambito del Forum per la gestione di internet”.

 

“Oggi l’ICANN sembra avere, almeno sulla carta, una maggiore indipendenza e un più grande dovere di rendicontazione: attiviamoci insieme perché questa riforma funzioni anche nella pratica”, ha concluso la Reding, sottolineando che la Ue “seguirà da vicino anche gli effetti dell’operato dell’ ICANN sulla concorrenza”.

 

L’ICANN è nato nel 1998 e si occupa di assegnare gli indirizzi IP (Internet Protocol) e di gestire il sistema dei nomi a dominio, nonché i sistemi di root server alla base del funzionamento di internet.

Il Dipartimento del Commercio del governo USA esercitava la funzione di supervisore in base a un Memorandum of Understanding siglato alla nascita dell’ente e che avrebbe dovuto essere valido per soli due anni, sino al raggiungimento di prefissati obbiettivi. Ma l’ingerenza del governo americano è proseguita per molto più a lungo, tanto da scatenare un lungo braccio di ferro tra gli Usa e tantissimi governi, che chiedevano una maggiore apertura dell’ICANN per renderlo un ente internazionale, essendo internet uno strumento di portata troppo globale per essere gestito da un solo governo.

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