Corea
La Corea del Sud ha deciso di rimuovere le barriere tecniche che hanno fin qui impedito il lancio dell’iPhone nel Paese.
Lo ha comunicato
La Commissione ha deciso di intervenire per rispondere alle numerose rimostranze dei consumatori: la Corea era infatti uno degli ultimi Paesi tecnologicamente avanzati a non aver aperto la porta allo smartphone più desiderato degli ultimi tempi, dopo che anche la Cina ha deciso di cedere all’introduzione dell’iPhone.
A lanciare il dispositivo sarà probabilmente KT Corp, il secondo operatore mobile del Paese dopo SK Telecom, che sarebbe già in trattative con Apple, ma non si sa ancora se la società di Cupertino perseguirà anche in Corea la criticata strategia esclusivista oppure se sceglierà accordi non esclusivi con tutti gli operatori del Paese.
Secondo le valutazioni della Commissione, l’introduzione dell’iPhone servirà a scuotere la concorrenza su un mercato ancora dominato da produttori locali come Samsung e LG, dal momento che il prezzo medio dei cellulari venduti nel Paese si attesta a circa il doppio rispetto agli altri Paesi.
Gli operatori coreani, da canto loro, esercitano uno stringente controllo sulla vendita di telefonini e sui software che essi utilizzano. Il lancio dell’iPhone potrebbe quindi fare una breccia in questo sistema, permettendo ai clienti di scegliere e acquistare le applicazioni direttamente dall’App store.
La Corea, come molti altri paesi asiatici (la Cina prima di tutti) ha sempre applicato regole rigorose per proteggere l’industria nazionale e può vantare attualmente uno dei mercati hi-tech più avanzati al mondo.
Nel 2005, ad esempio, la Commissione ha creato una legge ad hoc per impedire il lancio del BlackBerry RIM, pretendendo che gli smartphone usassero esclusivamente software realizzati in Corea. Solo a dicembre 2008, la commissione ha creato un’eccezione alla regola per consentire la vendita del BlackBerry alle aziende, ma il celebre smartphone che ha lanciato l’email mobile è ancora un miraggio per i consumatori coreani.
I due produttori locali – Samsung e LG – hanno intanto conquistato ampie fette di mercato anche in Occidente e puntano a insidiare il primato di Nokia, attuale leader mondiale nella produzione di cellulari.