Francia
L’amministratore delegato di France Telecom, Didier Lombard, si è impegnato a fare tutto il possibile per bloccare la “spirale infernale” dei suicidi tra i dipendenti.
I dirigenti dell’ex monopolista francese si sono incontrati ieri col ministro del Lavoro Xavier Dercos per fare il punto sull’incandescente situazione creatasi in seno alla compagnia: 23 i dipendenti che si sono tolti la vita e 13 quelli che hanno provato a farlo da agosto del 2008.
“Dobbiamo fermare l’effetto contagio”, ha dichiarato Lombard, sottolineando che la società ha attivato un telefono amico con personale medico esterno a cui i dipendenti possono rivolgersi anche anonimamente.
France Telecom aveva per altro già annunciato il blocco temporaneo dei trasferimenti e dei reincarichi e l’assunzione di un’equipe di psicologi pronta a percepire ulteriori segnali di disagio tra i lavoratori e a formare i dirigenti.
Una priorità, per Lombard, quella della formazione: “I nostri dirigenti sono eccellenti – ha dichiarato – ma non sono stati, evidentemente, preparati a sufficienza per gestire situazioni di criticità” come questa emergenza, drammatica quanto imprevedibile nei suoi sviluppi.
I sindacati hanno accusato la compagnia di aver esercitato pressioni eccessive sui lavoratori nel corso di questi ultimi anni di intensa ristrutturazione – che si è tradotta in 22.000 ‘dimissioni volontarie’ tra il 2006 e il 2008 – costringendo molti dipendenti a cambiare mansione o città per mantenere il proprio posto di lavoro.
L’ultimo caso di tentato suicidio è avvenuto l’altro ieri: una manager di 53 anni ha ingerito una dose massiccia di barbiturici ed è stata trovata priva di conoscenza nel suo ufficio di Metz. Aveva appena saputo di essere stata trasferita, per la terza volta in un anno. La donna non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo France Telecom, che impiega oltre 100 mila persone, la percentuale di suicidi registrata tra i dipendenti della compagnia non sarebbe superiore alla media nazionale che, secondo dati ufficiali, è stata di 16 persone ogni 100 mila nel 2006. Dati smentiti dal quotidiano Liberation, secondo cui il tasso di suicidi a France Telecom è 5 volte più alto della media nazionale in rapporto all’intera popolazione.
Da corollario alla tragicità degli eventi, troppo spesso sminuita dai numeri, si infiamma a polemica politica: il governo, quale azionista di maggioranza, è stato chiamato in causa e vuole far sapere di essere molto vicino ai dipendenti dell’ex monopolista.
“La mia preoccupazione – ha dichiarato il ministro – non è ovviamente quella di mettere in forse il progresso tecnologico, ma che il progresso avvenga nel rispetto dei dipendenti”.
Il ministro Darcos ha quindi confermato che le prossime riunioni del Comitato di igiene e sicurezza del gruppo si terranno alla presenza del Direttore generale dell’Ispettorato del lavoro, che dovrà consegnare un rapporto mensile al governo.