Number portability: il Consiglio di Stato dà ragione ad Agcom. Trasferimento del numero entro 3 giorni dalla richiesta

di Alessandra Talarico |

Italia


Corrado Calabrò

Il Consiglio di Stato ha dato ragione all’Agcom: gli utenti mobili italiani devono poter cambiare operatore entro 3 giorni dalla richiesta, come previsto dalla delibera 78/08, che stabilisce un tempo massimo di 3 giorni per trasferire un cliente da un operatore all’altro “indipendentemente dall’eventuale termine di preavviso per il recesso dal contratto”.

Contro la delibera avevano presentato ricorso Telecom Italia e Vodafone e il TAR aveva confermato le loro ragioni, spostando il limite massimo per esaudire una richiesta di portabilità a oltre 30 giorni.

Secondo i giudici amministrativi, le disposizioni dell’Autorità erano in contraddizione con la Legge Bersani e il loro accoglimento avrebbe sostituito le valutazioni del legislatore.

 

Secondo la sesta sezione del Consiglio di Stato, tuttavia, le disposizioni della Bersani – che prevede per l’esercizio del diritto di recesso da tutti i contratti civili con trenta giorni di preavviso – non intaccano il potere dell’Agcom di “disciplinare la portabilità del numero di telefonia mobile e di prevedere termini inferiori per la conclusione della procedura”.

Potere per altro già esercitato nella delibera 7/02/CIR che stabiliva un tempo massimo per la portabilità del numero di 5 giorni.

 

Il limite massimo dei 5 giorni, tra l’altro, è rimasto sempre e solo sulla carta perché, di fatto, per ottenere il cambio dell’operatore mantenendo il proprio numero molti utenti hanno dovuto subire tempi di attesa superiori a un mese e reiterati tentativi di truffa sotto forma di offerte vantaggiose poche volte tradotte in realtà.

 

La sentenza dei giudici di Palazzo Spada riassegna dunque agli utenti il diritto di cambiare operatore mantenendo il proprio numero in un limite di tempo che allinea l’Italia al resto d’Europa e riafferma il fine per il quale la number portability era stata stabilita e, cioè, quello di ampliare la capacità di scelta dei consumatori e di renderli liberi di usufruire delle offerte che ritengano più convenienti.

 

La possibilità di cambiare operatore telefonico senza dover rinunciare al proprio numero è stata introdotta per la prima volta nel 2003. Da allora ne hanno usufruito 24 milioni di utenti fissi e 60,2 milioni di utenti mobili.

Attualmente, nella Ue, bisogna aspettare mediamente 8 giorni e mezzo per vedere esaudita la richiesta di cambiare operatore mobile e 7 giorni e mezzo per cambiare operatore fisso.

 

In Italia, a fine 2008, il servizio era stato utilizzato da oltre 15 milioni di persone, ma con tempi di attesa che arrivano a sfiorare anche i 30 giorni e che sono costati all’Italia una dura reprimenda da parte proprio del Commissario Viviane Reding.

Peggio di noi è messa solo la Polonia, dove i tempi di attesa si aggirano intorno ai 38 giorni. Più fortunati, invece, i consumatori di Malta e Irlanda, dove si cambia operatore in un solo giorno.

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