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Un motore di ricerca per musulmani devoti. Si chiama ImHalal, che dovrebbe significare “io sono religiosamente corretto”, ed è realizzato rispettando i dettami dell’Islam.
Il portale, creato dalla compagnia olandese Azs Media Group, permette di navigare su Web senza trovarsi davanti siti con contenuti considerati “haram” (illeciti) in base alla legge islamica, grazie a una serie di rigorosi filtri.
La notizia è riportata dal quotidiano libanese Daily Star. Il motore, online da lunedì scorso, è disponibile in 15 lingue (tra cui inglese, arabo e farsi), e impedisce che si aprano siti a contenuto sessuale ed esclude parole come “gay” o “omosessuale”. mentre termini come “birra” e “maiale” sono più tollerati.
L’Azs sta già consultando degli imam per determinare altri contenuti offensivi per gli utenti osservanti.
Reza Sardeha, inventore del motore di ricerca, ha detto al Daily Star: “Il nostro obiettivo è di diventare il primo motore di ricerca per i musulmani’.
L’idea di adattare il web ai precetti religiosi non è nuova. Il giugno scorso l’israeliano Yossi Altman, ha lanciato Koogle, un portale per ebrei ortodossi.
A gennaio in Turchia è stata la volta di muslumangoogle.com che usa il database Google, censurando però le parole non in linea con l’Islam.
Un gruppo di giovani sauditi ha invece creato Naqatube, alternativa a YouTube, per impedire ai giovani di visionare contenuti “profani”. (r.n.)