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Un’operazione da oltre venti milioni di euro. E’ quella scattata con la pubblicazione, nel sito IntercentER della Regione Emilia-Romagna, del bando di gara per la realizzazione della Rete Lepida “unitaria” e per la sua successiva gestione.
Il 9 ottobre verranno aperte le buste che contengono le offerte delle aziende partecipanti. I vincitori saranno due, in quanto la gara è stata suddivisa in due lotti, il primo relativo alla progettazione dell’architettura della rete unitaria, alla migrazione della rete attuale a quella unitaria e alla gestione della rete; il secondo relativo ai lavori “materiali” – scavi e connessioni – sia per la realizzazione della rete come tale sia per la migrazione dalla “vecchia” alla “nuova”, dove “vecchia” significa semplicemente la rete esistente che, realizzata sulla base di stralci geografici successivi, diventerà, grazie a questi lavori, unitaria e completamente omogenea.
Una sorta di reductio ad unum, che comporta una visione complessiva su base regionale e soprattutto “un occhio avanti”, nel senso che la nuova rete sarà impostata nell’ottica dell’NGN (Next Generation Network), pensate per potere crescere nel tempo e per dare le migliori prestazioni per l’erogazione dei servizi.
L’evoluzione della rete, che si otterrà grazie ai lavori messi a gara, consentirà altresì di valorizzare gli investimenti sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna in termini di infrastrutture realizzate (in particolare la fibra ottica di proprietà già posata e di apparati esistenti) e di ottimizzare la gestione della Rete Lepida e i relativi costi.
Una delle esigenze più sentite e quindi sottolineate nella gara per la realizzazione dei lavori, è la rapidità e soprattutto la facilità di migrazione della rete in essere su quella nuova “evoluta”, dal momento che il passaggio avverrà a rete “accesa” con gli enti che ci lavorano sopra, quindi senza disservizi. Un risultato atteso è la riduzione di costi di gestione che si realizzerà con l’ottimizzazione del numero dei siti POP della rete e l’utilizzo di siti di proprietà
della Regione Emilia-Romagna oppure delle Pubbliche Amministrazioni della regione.
La rete unitaria deve tenere conto delle evoluzioni della Rete Lepida: attualmente si sta lavorando alla realizzazione delle MAN (Metropolitan Area Network), le reti locali “fitte”, al servizio, capillarmente, di specifici territori, ed è prevista la realizzazione di nuovi POP, ossia accessi alla Rete Lepida geografica e un’ulteriore crescita del traffico.
Le prestazioni della rete unitaria e le scelte tecnologiche, in altri termini, devono tenere conto dei requisiti delle diverse tipologie di servizi, sia attuali sia futuri e della crescita di traffico, garantendo prestazioni ottimali, affidabilità e scalabilità. Inoltre, la nuova rete unitaria dovrà – come già la rete attuale – soddisfare tutti i requisiti del Sistema Pubblico di Connettività (SPC). L’intera operazione viene gestita da Lepida che coordinerà tutte le attività e tutti i soggetti coinvolti nella gestione della rete.