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Mentre Microsoft lancia la controffensiva nel settore degli smartphone, Google risponde annunciando un’alleanza con Sony, che monterà di default sui computer Vaio il browser Google Chrome.
Il colosso della ricerca web cerca così di arginare lo strapotere di Internet Explorer, che fino alla scorsa primavera era il browser privilegiato dalla società giapponese per il mercato americano.
Un portavoce di Sony ha sottolineato che non è prevista al momento l’estensione dell’accordo al di fuori degli Stati Uniti e che la decisione di portare Chrome sui Pc Vaio è basata non solo sulla qualità del browser ma anche sui rapporti con Google.
“La risposta degli utenti a Google Chrome è stata eccezionale – ha spiegato il portavoce di Google in Giappone – e stiamo continuando a esplorare nuovi modi per renderlo accessibile a più persone possibile. Stiamo testando uno di questi canali con Sony”.
Quello con Sony è il primo accordo siglato da Google con un produttore di Pc, ma – ha assicurato il gruppo di Mountain View – altri ne seguiranno. Tra l’altro, nell’ambito degli sforzi per accelerare la distribuzione del browser, Google ha anche fatto ricorso per la prima volta alla pubblicità televisiva, a conferma delle difficoltà riscontrate nel tentativo di minare il predominio di Microsoft nel settore.
Chrome è stato lanciato ufficialmente da circa un anno e, secondo Brian Rakowski, product management director di Chrome, gli utenti attivi sono circa 30 milioni, anche se in base ai dati di StatCounter il browser google controlla attualmente appena il 3,4% del mercato, contro il 59% di Internet Explorer e il 31% di Firefox.
Sony, da canto suo, pur non avendo reso noti i volumi di vendita dei Pc Vaio negli Usa, contra di venderne 6,2 milioni nel mondo entro al fine del 2010.
Un bel trampolino per Chrome, che, finora, non ha ricevuto l’attenzione sperata inizialmente dal gruppo.
Il problema, secondo Rakowski, risiede principalmente nel fatto che i consumatori “non sono affatto consapevoli di cosa sia un browser o di come valutarne le prestazioni”.
Per questo, Google conta di essere giudicato non tanto per il numero di utenti che Chrome riuscirà a conquistare, quanto per l’impatto che esso avrà sulla competitività e l’innovazione nel settore dei browser.
“Non è così importante che tutti usino Chrome, è più importante che Chrome spinga il più veloce possibile l’evoluzione delle tecnologie di browsing”, ha spiegato Rakowski.
Microsoft, da canto suo, ha dichiarato che “la competizione sul mercato è una buona cosa” e che la gente “ha il diritto di scegliere il browser più adatto alle sue esigenze”, sottolineando tuttavia la supremazia di Explorer nell’ambito della sicurezza e del controllo sui dati personali.
Secondo gli analisti, infine, la decisione di Sony di stringere un’alleanza con Google riflette l’esigenza di rendere i suoi prodotti più flessibili e user-friendly.
“Sony ha cercato di essere più ricettiva verso le esigenze dei consumatori e fornire loro maggiore scelta sul browser può essere un passo nella giusta direzione”, ha spiegato Osamu Hirose di Tokai Tokyo Research Center.