Italia
Parte oggi a Venezia la 66a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
Sarà nuovamente dedicata alla straordinaria ricchezza della nostra produzione cinematografica, stavolta verso i territori eccentrici, popolari e del divismo femminile, la retrospettiva dell’edizione 2009, intitolata “Questi fantasmi 2: cinema italiano ritrovato“.
Quella che doveva limitarsi – con la retrospettiva di Venezia del 2008 Questi fantasmi: cinema italiano ritrovato (1946-1975) – a essere una prima incursione nei sotterranei del nostro cinema, ha dunque assunto la forma di una vera e propria campagna di scavi archeologici, alla ricerca non tanto di singoli capolavori nascosti, quanto piuttosto degli elementi per disegnare più esattamente la mappa di una delle più grandi cinematografie del mondo.
Questi fantasmi 2, curata da Sergio Toffetti, prevede la proiezione di una trentina di opere tra gli anni ’40 agli anni ’80. E’ realizzata dalla Biennale di Venezia in co-produzione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, ente istituzionale deputato alla promozione e restauro del patrimonio cinematografico italiano, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Testimoni eccellenti (registi, attori, sceneggiatori) “scorteranno” a Venezia i film della retrospettiva e per alcuni film sarà prevista la presentazione in sala a cura di Goffredo Fofi e Paolo Mereghetti.
“Se lo scorso anno si è provato a raccontare una storia parallela rispetto a quella che ci hanno sempre raccontato – spiega Sergio Toffetti – proponendo un cinema che non aveva avuto il Neorealismo, ma aveva inventato la Nouvelle Vague , Questi fantasmi 2 cambia nuovamente rotta, a dimostrazione della ricchezza del cinema italiano. Le nuove prospezioni archeologiche rivelano infatti un panorama ancora più mosso e frastagliato, articolato provvisoriamente in alcune “regioni”:
Efficace esempio di collaborazione tra istituzioni che possono dimostrarsi complementari, come festival e cineteche, il programma di Questi fantasmi 2 si è arricchito ancora una volta attraverso la sistematica attività di ricerca in primo luogo nei “sotterranei della Cineteca Nazionale” e poi negli altri archivi italiani.
I film presentati, come lo scorso anno, sono oggetto di un accurato lavoro di preservazione e talvolta di restauro, e dopo la Mostra del Cinema di Venezia saranno proiettati nel circuito culturale in Italia e all’estero, offrendo una nuova vita ai film del passato, e al pubblico di oggi la possibilità di farsi raccontare dal cinema la propria storia. Storia di fatti, persone, sentimenti, emozioni e idee.
Nel quadro delle attività permanenti e dei giacimenti culturali riscoperti e restaurati, la scelta di Questi fantasmi 2 rappresenta la continuazione ideale del lavoro iniziato dalla Mostra nel 2004, e che da allora ha rilanciato con successo il recupero del cinema italiano invisibile, accanto ai cantieri internazionali della Storia segreta del cinema asiatico nel 2005 e della Storia segreta del cinema russo nel 2006. (r.n.)