Europa
Previsioni di declino per il VoIP in Europa: dal 2005 al 2008 i ricavi aggregati generati dalla telefonia fissa e dai servizi VoiP sono scesi da 49,4 miliardi di euro a 39,9 miliardi e scenderanno ulteriormente da qui al 2013, quando toccheranno quota 26,2 miliardi di euro.
I dati sono inclusi una recente ricerca condotta da Telegeography (European VoIP & Triple Play Research Service) secondo cui, al sostanziale aumento degli utenti VoIP, passati da dai 6 milioni del 2005 ai 34,6 milioni del 2008, non è corrisposto un aumento delle entrate legate ai servizi.
I ricavi legati al VoIP si attestano a 4,1 miliardi di euro: un nonnulla rispetto ai 36 miliardi generati dai servizi di rete fissa. Tuttavia, spiegano gli analisti, l’impatto della tecnologia sul mercato europeo della telefonia fissa è molto maggiore della sua relativamente modesta base utenti e della quota di profitti generata, a causa della forte pressione al ribasso dei prezzi innescata dalla sua comparsa sulla scena delle comunicazioni.
Molti incumbent europei, infatti, hanno risposto a questa pressione introducendo servizi VoIP scontati, tagliando i prezzi dei servizi telefonici tradizionali e includendo i servizi vocali in pacchetti dual (internet e telefonate) e triple play (banda larga, telefonate e Tv).
In questo modo, gli operatori tradizionali hanno salvaguardato la loro quota di mercato, ma al costo di ridurre drasticamente i ricavi legati ai servizi vocali.
Molti operatori mobili, da canto loro, hanno deciso di vietare le applicazioni VoIP sugli smartphone per limitare l’ulteriore erosione dei profitti.
L’analista TeleGeography Paul Brodsky ha sottolineato come fino a pochi anni fa, la telefonia fissa è stata “la gallina dalle uova d’oro”, che ha consentito agli operatori tradizionali di investire nella telefonia mobile, nella banda larga e in servizi innovativi quali l’Iptv.
“Attualmente, tuttavia, la telefonia fissa conta sempre meno utenti ed è considerata per lo più uno strumento utilizzato per vendere banda larga e servizi video”.