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Al Fiuggi Family Festival, nella sezione documentari, è stato proiettato un lungometraggio americano dal titolo “Consuming Kids – The commercialization of the childhood”, interessante inchiesta cinematografica sul mondo della pubblicità per bambini.
Il documentario di Adriana Barbaro e Jeremy Earp offre un quadro inedito sul mondo del marketing rivolto ai “consumatori del domani”. Esperti e psicologi lanciano l’allarme sui danni di una comunicazione pubblicitaria invasiva che inculca nei bambini l’ideologia del consumo a tutti i costi. Giocattoli, indumenti e accessori diventano acquisti indispensabili per i più piccoli, il prezzo da pagare pur di venire accettati nella cerchia dei coetanei. Un’accusa è stata rivolta all’utilizzo pubblicitario dei personaggi del piccolo e grande schermo che, una volta accostati ai prodotti, diventano calamite irresistibili per i piccoli fan. Gli esperti di marketing vengono ritratti come tanti occhi “orwelliani” che scrutano la crescita dei nostri bambini, al fine di capirli talmente tanto da anticiparne i bisogni.
La cruda realtà mostrata dal film della Barbaro e di Earp è dura da digerire: il marketing sembra inseguire l’uomo dall’inizio della sua esistenza, indicandogli stili di vita, strade tracciate da intraprendere per realizzarsi come appagato acquirente. I bambini non sono più i “consumatori del domani”, come sottolinea il bel documentario, i bambini sono solo “consumatori”.
Per puntare l’attenzione delle aziende ad avere una sensibilità maggiore ai messaggi destinati alla famiglia e soprattutto ai bambini, il Family Festival di Fiuggi ha istituito da quest’anno il premio “Pubblicità Family“. I primi riconoscimenti sono andati a “I piccolini – Impariamo a consegnare l’energia” per la categoria spot televisivo (ha ritirato il premio Elio Polce del team creativo di Turner, producer dello spot) e alla campagna stampa “Mediaset Premium” (ha ritirato il premio Federico Di Chio, direttore Digitale Terreste di Mediaset).
“L’attenzione a messaggi educativi rispettosi dei valori familiari – ha dichiarato Fabio Fabbi, direttore generale del festival e membro della giuria del premio Pubblicità Family – è una tendenza delle aziende sensibili ai temi della responsabilità sociale. Oggi le persone hanno un atteggiamento diverso nei confronti della pubblicità e per i marketers e i creativi è giunto il momento di pensare a una comunicazione in linea con uno scenario socioeconomico mutato soprattutto per le famiglie.”