Unione Europea
Gli sviluppi più recenti del mercato, in particolare l’aumento del potere di mercato dei grandi rivenditori e lo sviluppo delle vendite on-line su Internet, ha spinto la Commissione europea a elaborare una proposta di revisione del regolamento di esenzione per categoria e dei relativi orientamenti sugli accordi di fornitura e distribuzione (restrizioni verticali).
La proposta è ora sottoposta a una consultazione pubblica che durerà fino al 28 settembre.
Il regolamento attualmente in vigore scade nel maggio 2010 e prevede che gli accordi di fornitura e distribuzione che rispettano le disposizioni beneficino di un’esenzione dal divieto, previsto dal trattato CE, di seguire pratiche commerciali restrittive (articolo 81, paragrafo 1).
Obiettivo del regolamento, adottato nel 1999, era quello di alleggerire in misura considerevole gli oneri che il rispetto della regolamentazione imponeva alle imprese – in particolare a quelle senza potere di mercato, come le PMI – e introdurre un approccio alla valutazione delle restrizioni basato sugli effetti.
La Ue ritiene che in linea di massima le regole abbiano funzionato bene e che non debbano essere modificate in misura sostanziale, tranne, appunto, per quel che riguarda le vendite online e per i distributori con significativo potere di mercato.
La Commissione ha quindi proposto che, per beneficiare dell’esenzione di categoria, gli accordi verticali debbano prevedere non soltanto che la quota di mercato del fornitore non sia superiore al 30% (come già succede) ma che anche quella dell’acquirente non superi tale soglia.
Per quanto concerne le vendite on-line, da una parte è emersa la necessità di garantire al consumatore la possibilità di acquistare un prodotto anche all’estero, a condizioni più vantaggiose, possibilità che risulta estremamente agevolata da Internet; dall’altra, determinate restrizioni alle vendite – volte a limitare il fatto che i distributori approfittino indebitamente delle azioni di marketing e delle promozioni di marca realizzate da altri (il cosiddetto free-riding ) o ad evitare tali comportamenti – possono permettere ai consumatori di beneficiare di servizi migliori. L’approccio che propone la Commissione precisa meglio, nel contesto del commercio elettronico, la distinzione tra le vendite che sono il risultato di attività di marketing e le vendite che sono il risultato dell’iniziativa propria del consumatore (ovverosia tra vendite attive e passive) e chiarisce il modo in cui il regolamento rivisto valuterebbe le condizioni imposte in relazione alle vendite su Internet, per esempio il requisito, imposto dal fornitore, che, prima di impegnarsi nella vendita on-line, il distributore disponga di un punto vendita non virtuale.
Secondo il Commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes, “Una distribuzione caratterizzata da un buon livello di concorrenza ed efficienza è essenziale per il benessere dei consumatori e per la nostra economia. Il processo di revisione che comincia oggi mira a garantire che la valutazione degli accordi di fornitura e distribuzione rispetto alle regole di concorrenza tenga conto dei recenti sviluppi del mercato, in particolare dell’ulteriore aumento del potere di mercato degli acquirenti e delle nuove forme di distribuzione, tra cui le opportunità offerte da Internet”.
La consultazione riguarda tutti gli aspetti disciplinati dal regolamento e dagli orientamenti, ma la Commissione è particolarmente interessata alle osservazioni sul funzionamento complessivo delle attuali regole, sulla misura in cui il regolamento dovrebbe tenere conto dei recenti sviluppi del mercato e sull’approccio proposto dalla Commissione per quanto riguarda il potere di mercato degli acquirenti e le restrizioni alle vendite on-line.
Il progetto di modifica del regolamento di esenzione per categoria e gli orientamenti sono disponibili sul sito Europa, al seguente indirizzo.