Come ti spio il BlackBerry: Etisalat al centro delle polemiche per una patch spia inviata agli utenti

di Alessandra Talarico |

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L’operatore telefonico arabo Etisalat è al centro di una tempesta mediatica dopo che alcuni giornali hanno rivelato che un aggiornamento inviato dalla società ai possessori di BlackBerry, che avrebbe dovuto migliorare le performance del dispositivo, era in realtà un software spia.

 

Tanto più che la veridicità delle affermazioni apparse sulla stampa è stata confermata da RIM. La società canadese che produce il dispositivo ha infatti spiegato che l’aggiornamento inviato da Etisalat, oltre a deteriorare le funzionalità della batteria e la ricezione, è stato concepito “per inviare i messaggi degli utenti verso un server centrale” della compagnia telefonica.

 

In sostanza, la patch dà a Etisalat la possibilità di leggere ogni email e sms inviato dal BlackBerry dei clienti.

L’aggiornamento diffuso da Etisalat, tra l’altro, risulta creato da una società americana, la SS8, che sviluppa soluzioni di sorveglianza per le agenzie di intelligence.

 

Le ragioni che hanno spinto l’operatore alla diffusione del software spia non sono state rese note: Etisalat si è limitata a confermare in uno stringato comunicato che “un conflitto nelle impostazioni di alcuni BlackBerry ha causato una lieve anomalia tecnica durante l’aggiornamento del software, la quale a sua volta ha provocato la riduzione della durata della batteria in un numero limitato di dispositivi”.

La compagnia ha affermato di aver ricevuto 300 segnalazioni a fronte dei suoi oltre 145 mila clienti.

 

RIM, da canto suo, ha fatto sapere di aver pubblicato un aggiornamento che rimuove l’applicazione incriminata dal BlackBerry.

 

Un vero boomerang per la società degli Emirati Arabi, visto che secondo un sondaggio effettuato dal sito web Arabian Business rivela che più della metà dei clienti di Etisalat sta pensando di cambiare operatore a causa dello spyware incriminato.

 

A nessuno, insomma, piace essere spiato, come dimostra anche il caso della giornalista americana Erin Andrews, anchorwoman dell’emittente Espn, ripresa, nuda, nella sua camera d’albergo attraverso un buco nella parete.

Il video della giornalista è diventato in men che non si dica uno dei più cliccati del web, sebbene sia stato immediatamente rimosso grazie all’intervento degli avvocati della Andrews che ora vuole giustizia: il responsabile, ha detto, deve andare in prigione.

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