Pirateria online: mentre si attende il voto finale di settembre sull’Hadopi 2, l’opposizione minaccia nuovamente il ricorso ai Saggi

di Raffaella Natale |

Francia


Nicolas Sarkozy

I deputati francesi hanno completato l’esame del testo di legge detto Hadopi 2 contro la pirateria su internet, in concomitanza con la chiusura della sessione straordinaria e l’inizio delle vacanze parlamentari.

Lo scorso 22 giugno, Nicolas Sarkozy aveva dichiarato al Congresso che su questo progetto intendeva “andare fino in fondo” in nome della protezione dei diritti d’autore sul web.

Ma il capo di Stato, il governo e la maggioranza dovranno pazientare. La sospensione dell’accesso internet, in caso di downloading illegale, tornerà davanti al Parlamento dopo l’estate, con gli stessi attori, il Ministro della Cultura Frédéric Mitterrand e l’opposizione risoluta della sinistra.

 

Il voto solenne sarà pronunciato solo a settembre, nell’occasione di una nuova sessione straordinaria e prima dell’inizio di quella ordinaria che comincerà il 1° ottobre.

 

Una commissione mista paritaria (7 deputati e 7 senatori) dovrà in seguito stabilire una versione del testo comune alle due camere, prima dell’adozione definitiva del Parlamento di questo “progetto di legge sulla protezione penale della proprietà letteraria e artistica su internet”.

 

Ma non è finita. Il testo dovrà tornare davanti al Consiglio costituzionale: i socialisti hanno annunciato, a diverse riprese,  un nuovo ricorso ai Saggi.

 

In più di un migliaio di emendamenti, i deputati dell’opposizione hanno messo dentro tutto ciò che pensano di questo testo “puramente repressivo“, che “non apporta un euro aggiuntivo al finanziamento della produzione nell’era digitale“.

 

Il 10 giugno, il Consiglio costituzionale aveva censurato la prima versione del testo nella parte che affidava all’Hadopi (Alta autorità amministrativa) – e non ai giudici – il potere di sospendere il collegamento internet.

Per i Saggi, solo un giudice può prendere una simile misura che “limita la libertà d’espressione e comunicazione”.

 

La seconda versione del testo, detta appunto Hadopi 2, consente il ricorso al giudice unico e alla procedura semplificata.

L’opposizione ha protestato sostenendo che si tratta di una “giustizia sommaria”.

 

Il testo, che esclude la vigilanza sulle caselle di posta elettronica, prevede anche che l’utente sanzionato debba continuare a pagare l’abbonamento durante il periodo di durata della sanzione e non potrà inoltre sottoscrivere un altro abbonamento con un diverso operatore, pena una multa da 3.750 euro.

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