La Commissione europea ha autorizzato ‘tax credit’ e ‘tax shelter’ per gli investitori esterni al settore cinema

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Secondo fondamentale “tassello” della riforma più importante degli ultimi anni.

Italia


Sandro Bondi

Con decisione del 22 luglio 2009, la Commissione europea ha autorizzato il secondo pacchetto di misure di incentivazione fiscale per il cinema proposte dal Governo italiano, ovvero i crediti d’imposta (“tax credit“) e la detassazione degli utili (“tax shelter“) relativi alle spese e gli investimenti nella realizzazione e distribuzione di opere cinematografiche culturali da parte delle imprese non appartenenti al settore cine-audiovisivo, delle imprese distributrici e delle imprese di esercizio (n. 244 del 2007).

 

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in una nota ha dichiarato che “Si tratta di un altro notevole successo, ottenuto dopo quello di dicembre scorso per i produttori, e al termine di un lungo e complesso negoziato con l’UE.  L’autorizzazione dei crediti fiscali per le imprese esterne al mondo del cinema che decidano di investire in film di qualità costituisce un “tassello” fondamentale per il futuro del settore in Italia. Si aprono scenari importanti, data la vastità della platea degli interessati che potrebbero far confluire risorse per la produzione di film. Senza tacere degli incentivi permessi per i distributori cinematografici, che dovrebbero consentire anche una migliore circolazione delle opere di contenuto culturale”.

 

“Al riguardo – ha dichiarato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi – intendo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al risultato di oggi, in particolare il Ministro degli esteri Frattini che, con l’operato del suo Gabinetto e della Rappresentanza italiana a Bruxelles (in particolare, il nostro Rappresentante – l’Ambasciatore Nelli Feroci – il Cons. Celeste ed il dr. Petrangeli), ha fornito un sostegno fattivo e  costante al “gruppo di lavoro” congiunto del MiBAC e del Ministero dell’economia  per la vicenda “incentivi“.

 

A questo gruppo – ha proseguito Bondi – coordinato dal Direttore generale per il cinema Dr. Blandini e costituito, per il mio Ministero, dai Professori. La Torre e Committeri e dal Dr. Lo Surdo, e per il MEF, dal Dr. Izzo del Dipartimento delle finanze, va ovviamente la mia riconoscenza per l’impegno e la professionalità dimostrata, oltre all’augurio di buon lavoro per il proseguimento delle attività, che non si fermano oggi. Come per gli incentivi per i produttori, inizia ora un iter interno che, auspico, dovrebbe portare all’effettiva entrata in vigore del sistema degli incentivi per gli “esterni” e i distributori entro settembre 2009″ .

 

“Voglio infine aggiungere – ha concluso il Ministro – opportune informazioni per quanto concerne un’ulteriore importante misura, attesa dal settore dell’esercizio cinematografico, ovvero gli incentivi fiscali per l’introduzione della tecnologia digitale nelle sale, il cd. “tax credit digitale“.

 

Bondi ha detto ancora che “Al riguardo, nella decisione del 22 luglio la Commissione UE ha ritenuto di non esprimersi – dato che, in materia, l’UE non ha ancora una policy e delle “linee guida” di comportamento definite – e proprio per questo di aprire, sull’input della proposta normativa italiana notificata, una “consultazione pubblica” con gli altri Paesi UE sull’importante problematica. Sono lieto di informare, d’intesa con le autorità UE,  che questa consultazione pubblica avrà il suo momento  focale in un apposito workshop europeo, che si terrà il 21 ottobre p.v. durante gli Stati generali del cinema, nell’ambito del IV Festival internazionale del film di Roma. Gli esiti di tale giornata di lavori, che vedrà la partecipazione di istituzioni e associazioni di settore nazionali e dell’UE, saranno molto importanti in vista di poter giungere ad una rapida implementazione concreta in Italia anche per questa specifica forma di aiuto”.

 

Peraltro – ha concluso – per il “tax credit digitale”, in attesa di una definizione con l’UE della questione, sto percorrendo, mediante i miei Uffici, congiuntamente a quelli dell’Amministrazione finanziaria e delle Politiche comunitarie, un’altra possibile strada all’interno della nostra legislazione, ovvero l’applicazione delle disposizioni UE cd. “de minimis” e sugli aiuti temporanei, per giungere in tempi molto veloci all’entrata in vigore di un decreto, sia pur nell’ambito di soglie di sostegno limitate, che non richiede nulla osta autorizzativi da Bruxelles“.

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