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Red Hat, fornitore di soluzioni open source, ha manifestato apprezzamento per la decisione di Microsoft di contribuire in maniera significativa al Linux kernel su licenza GNU General Public License versione 2.
“Si tratta di una notizia importante – ha fatto sapere la società in una nota – sembra ieri che Microsoft dichiarava Linux, open source e GPL il frutto del diavolo. Oggi Microsoft si propone in maniera credibile per diventare un membro della comunità Linux. In qualità di principale contribuente al kernel Linux, Red Hat desidera incoraggiare Microsoft in questo percorso”.
Alcuni giorni fa, la società di Redmond ha deciso di rendere disponibili alla comunità open source 20 mila stringhe di codice per consentire la virtualizzazione sull’hypervisor di Microsoft – Microsoft Hyper-V Server 2008 – di qualsiasi versione del sistema operativo Linux.
Il codice, che include tre driver di periferica Linux, permetterà in pratica l’interoperabilità tra le tecnologie Microsoft e la tecnologia open source, andando a creare la cosiddetta situazione win-win: ci guadagnerà Microsoft, per la vendita di Windows, ma anche gli utenti Linux, che disporranno, ha detto Red Hat, di “maggiore scelta e flessibilità”.
Si tratta comunque di una pietra miliare nell’ambito del rapporto tra Microsoft e la comunità open source, trattandosi della prima volta che la società rilascia un codice direttamente alla comunità Linux e, cosa ancor più significativa, sotto licenza GPLv2.
Le licenze GPL, al contrario di quelle per software proprietario, permettono infatti agli utenti di usare, copiare, modificare e distribuire liberamente il programma e sono attualmente le più diffuse licenze per il software libero.
“L’accettazione del GPL da parte di Microsoft – continua la nota di Red Hat – suggerisce un nuovo livello di realismo ponderato a Redmond. Anche questo è incoraggiante”.
Congratulandosi con Microsoft per la sua crescente attenzione nei confronti della comunità open source, Red Hat chiede infine alla società di fare un ulteriore passo avanti per quanto riguarda i brevetti.
“Per conquistare il rispetto e la fiducia della comunità Linux, Microsoft dovrebbe…promettere che i suoi brevetti non verranno mai utilizzati contro Linux o altri sviluppatori e utenti open source”, conclude la società.
Greg Kroah-Hartman, uno dei maggiori contributori del Linux Driver Project e della comunità Linux kernel, ha affermato che “…il contributo di Microsoft è una buona cosa per Linux”.
“Credo – ha aggiunto – si tratti di ottime notizie per gli utenti e per le aziende che desiderano una migliore interoperabilità tra Windows e Linux”.
Sam Ramji, direttore Platform Strategy di Microsoft e responsabile dei rapporti con la comunità open source, ha spiegato nel corso della prima giornata della Convention sull’open source OSCON che “la crescita contemporanea delle comunità Microsoft e di quelle open source non può che essere un vantaggio per i clienti. La nostra strategia consiste nel migliorare l’interoperabilità tra
“Questa richiesta sarebbe rimasta inascoltata fino a un paio d’anni fa, ma è un esempio importante che la domanda del cliente è un potente catalizzatore per il cambiamento”, ha concluso Ramji.