Germania
La cessione di Hansenet, la divisione internet tedesca di Telecom Italia, è “abbastanza vicina” ma verrà conclusa probabilmente “dopo le ferie”.
Lo ha affermato Giovanni Stella, vicepresidente di Telecom Italia Media a margine della conferenza stampa per la presentazione della piattaforma satellitare Tivusat.
Dalla vendita di Hansenet, che opera col marchio Alice e ha 2,3 milioni di abbonati, Telecom Italia vorrebbe guadagnare almeno 1,3 miliardi di euro.
La società avrebbe ricevuto tre offerte, ma l’attenzione è tutta puntata su Telefonica, che in Germania controlla O2, e contava nel paese 215 mila utenti a fine 2008: l’acquisizione di Hansenet permetterebbe al colosso spagnolo di diventare il maggiore competitor di Deutsche Telekom nella telefonia fissa, tanto più che il gruppo già fornisce alla società il servizio dsl attraverso la sua filiale tedesca O2, e “avrebbe l’ultima parola” come potenziale compratore.
Un’altra offerta sarebbe arrivata da Vodafone, che è già presente sul mercato tedesco della banda larga con Arcor, il secondo operatore di rete fissa in Germania, la cui acquisizione è stata completata a maggio del 2008 per 474 milioni di euro.
Arcor, con circa 3 milioni di utenti, controlla il 14% del mercato broadband tedesco e l’ad di Vodafone Germany Friedrich Joussen ha dichiarato che la società intende portare la propria quota al 25% e sarebbe alla ricerca di un’opportunità per consolidarsi sul mercato.
Vodafone Germany conta 34 milioni di clienti, pari al 40% del mercato ed è il secondo operatore mobile tedesco dopo T-Mobile, controllato dall’ex monopolista Deutsche Telekom.
In corsa per l’acquisizione di Hansenet ci sarebbe anche il provider United Internet, terzo fornitore di servizi internet in Germania.
La cessione di Hansenet si inserisce nel programma di dismissione delle attività non core, che dovrebbe portare nelle casse del gruppo circa 3 miliardi di euro nei prossimi tre anni.
Tra le attività giudicate non indispensabili al business, oltre a Hansenet, anche Telecom Italia Sparkle, le attività a Cuba – dove il gruppo controlla, tramite TI International, il 27% di Etecsa – e la divisione internet olandese BbNed.