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Davide Rossi, presidente Univideo, ha replicato alle dichiarazioni di Riccardo Tozzi, presidente Produttori Anica, rilasciate durante un convegno a Roma la scorsa settimana (leggi articolo pubblicato su key4biz) secondo cui l’home video “è destinato a sparire“.
In occasione dell’incontro ‘Nuovi contenuti, nuove piattaforme‘ tenutosi nell’ambito del summit internazionale ‘Strategie e politiche per l’audiovisivo del terzo millennio‘, Tozzi ha commentato che “anche se le sale cinematografiche hanno ripreso un peso importante, l’home video sparirà e sarà sostituito dallo scarico dei filmati da internet”.
“La pirateria resta un problema determinante: i cosiddetti pirati sono clienti non serviti“, è la provocazione lanciata dal presidente di Anica, convinto che sia necessario “da una parte organizzare un’offerta legale di qualità e a prezzi ragionevoli, come si è fatto con la musica con i brani scaricati a 0,90 euro, e dall’altra reprimere l’illegalità”.
Posizione non condivisa da Rossi che a e-duesse ha affermato: “Non sono ovviamente d’accordo su questo punto con l’amico Riccardo Tozzi. L’home video certo è un mercato che vive una fase difficile, ma se si riuscisse prima di tutto ad arginare il fenomeno della pirateria e a trovare delle contromisure efficaci, come quella della riduzione delle windows, esso ritornerebbe ad avere grande appeal verso il pubblico“.
Aggiungendo, “Ricordo che affermazioni di questo tipo vennero fatte anche nel 2002 quando il Dvd non era ancora partito. La storia ci insegna che la fasi di transizione tra un supporto e un altro creano delle difficoltà”.
“Certo – ha detto ancora Rossi – Internet ci mette in difficoltà perché è illegale, se fosse invece un competitor legale, se lo scenario fosse di assoluta legalità non avremmo nulla da temere. Siamo assolutamente competitivi, così come lo siamo da anni nei confronti della Pay TV”.
Il presidente di Univideo ha quindi commentato: “Se vogliamo fare un esempio, l’industria degli orologi non è andata in crisi per il fatto che tutti i telefonini hanno la funzione dell’orologio. Sta a noi rivitalizzare il nostro settore con misure adeguate”.
“Della provocazione del presidente Tozzi, che afferma anche che “i pirati sono clienti che non siamo riusciti a servire” contesto – ha sottolineato Rossi – drasticamente la sottovalutazione che siamo di fronte a una pratica illegale. Però condivido parzialmente lo stimolo che essa contiene che obbliga tutti gli operatori ad aprire un dibattito approfondito e serrato sul tema delle windows”.
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