Giappone
Nel 2018, in Giappone, più di 4 schermi su cinque saranno compatibili con le tecnologie di proiezione digitale, contro il 10% del 2009, e una sala su cinque consentirà di trasmettere film in 3D.
In un Report, pubblicato dalla società di consulenze giapponese Seed Planning, si rileva che oggi su circa 3.360 schermi cinematografici che si trovano nell’arcipelago, meno di dieci sono digitalizzati, ma gli operatori delle sale si stanno cominciando ad attivare.
“Nel 2010, sarà superata la soglia del 10%, nel 2012 quella del 20%, nel 2014 si sarà vicini al 40% per arrivare al 2018 quando si supererà l’80%”, prevede Seed Planning che ha condotto il proprio Studio sui dati forniti da tutte le aziende che operano nel settore.
Tuttavia, nello stesso lasso di tempo, il numero delle sale dovrebbe subire una flessione per ricadere, nel 2018, allo stesso livello registrato nel 2005-2006, vale a dire circa 3.000 schermi.
Tra l’altro, sempre secondo quando riporta Seed Planning, gli studios hollywoodiani s’erano già lanciati nella produzione di film in 3D e il pubblico cominciava ad apprezzare questo tipo di spettacoli inediti. Gli operatori sperano adesso di far tornare al cinema gli appassionati di film d’azione e di altri generi, felici di poter godere di tutti gli effetti speciali che comporta la trasmissione tridimensionale.
Nel 2018, una sala su cinque sarà dotata di almeno un proiettore digitale compatibile col formato 3D.
Per Seed Planning dal momento che, per quella data, la produzione cinematografica in 3D giapponese e straniera non sarà al 100%, non sarà necessario dotare di appositi dispositivi tutte le sale di un multiplex
A livello mondiale, lo stesso studio precisa che il numero di schermi dovrebbe passare dai 75.000 del 2008 agli 83.000 del 2018. Per quella data, circa l’80% delle sale saranno digitalizzate e il 22% del totale sarà anche compatibile col 3D.