Africa
Più di 5.000 africani hanno inviato messaggi internet al presidente americano Barack Obama prima del suo atteso discorso in Ghana, dove ha effettuato la sua prima visita ufficiale.
Nel suo intervento, il presidente Usa ha esaltato la capacità di questo Paese di rappresentare qualità che lo distinguano dagli altri stati, caratterizzati da corruzione e arretratezza. Il Ghana ha giocato un ruolo importante come mediatore nei conflitti in Liberia, in Costa d’Avorio.
Prima del viaggio di Obama, secondo quando riferisce il responsabile New Media della Casa Bianca Macon Phillips, il governo ha invitato gli africani a porre le loro domande attraverso gli intermediari delle proprie ambasciate in Kenia, Sudafrica e Senegal. Domande che sono passate tutte attraverso le piattaforme di social network Facebook e Twitter prima del 3 luglio.
Tre giornalisti di questo paese sono stati incaricati di selezionare i quesiti da porre a Obama, che risponderà attraverso un video, la cui parte audio verrà mandata in onda anche su alcune emittenti radiofoniche africane, e sarà disponibile pure sul sito della Casa Bianca.
Philips ha informato che fino a oggi sono stati raccolti messaggi provenienti da più di 64 Paesi. Le adesioni maggiori sono arrivate soprattutto dal Sudafrica, ma anche da altre parti del mondo, “segno – ha commentato il responsabile New Media – che c’era grande attesa per il discorso di Obama“.
“Tanta gente è interessata alla storia personale del presidente – ha commentato Philips – alla sua relazione con l’Africa (Il padre viene dal Kenia). Altri hanno posto domande sulle sfide che dovranno superare le proprie comunità”.
“Siamo molto ansiosi – ha concluso – d’esaminare tutte le domande” per poter dare le giuste risposte.