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‘Gioco ergo Sum’: Ricerca Censis su evoluzione dell’industria. Fatturato da 47,5 mld e 70 mila posti di lavoro

Italia


Nel corso di un convegno, che si è svolto nei giorni scorsi a Roma, promosso dall’Associazione “Giochi e Società” in collaborazione con Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, sono stati presentati i risultati della ricerca del Censis “Gioco Ergo Sum. 10 anni di crescita e innovazione nel mercato dei giochi”.

Al convegno, aperto dalle relazioni di Giuseppe Roma e Francesco Forte, hanno partecipato oltre ai rappresentanti delle imprese e dei concessionari, personalità del Parlamento, delle Istituzioni e del Governo, tra i quali il Direttore Generale dei Monopoli di Stato, Raffaele Ferrara, il Presidente aggiunto del Consiglio di Stato, Pasquale de Lise, e il Sottosegretario di Stato, Alberto Giorgetti. Per Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici è intervenuto il Direttore Generale Luigi Perisssich.

 

Dalla ricerca del Censis emerge con grande evidenza la dimensione industriale del sistema-gioco che nel 2008 ha fatturato 47,5 miliardi di euro pari al 5% dei consumi delle famiglie italiane. La filiera industriale e di servizi che si colloca dietro le giocate si è sviluppata negli ultimi anni con ritmi eccezionali grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative.

Le previsioni dei concessionari indicano in +15% il trend dei prossimi due anni, un’evoluzione che nei primi cinque mesi di quest’anno ha subito una forte accelerazione con il poker online.

 

Il Rapporto del Censis evidenzia inoltre l’impatto economico del settore sui bilanci delle famiglie. Il 68% degli importi giocati viene ridistribuito tra gli stessi giocatori e il saldo netto per il sistema economico è stato nel 2008 di circa 14,8 miliardi.

Per quanto riguarda l’occupazione si stima che il settore propriamente industriale e dei servizi avanzati comprenda 10-15mila addetti, mentre nel segmento della distribuzione di dettaglio sempre più articolata (bar, tabaccherie, edicole, ristoranti, etc.) si può stimare la presenza di 70mila unità di lavoro.

 

Sul piano dello sviluppo tecnologico l’analisi del Censis (realizzata con il contributo di Confindustria Servizi Innovativi e attraverso un sondaggio condotto presso 15 concessionari AAMS) fornisce alcuni indicatori significativi: valore aggiunto aggregato di 2,5 miliardi di euro e investimenti immateriali (sostenuti nel triennio) pari a 5,4 miliardi, con una percentuale di investimento in ricerca e sviluppo pari allo 0,6% del fatturato contro una media di 0,3 degli altri settori.

Nel corso del convegno sono stati inoltre analizzati i problemi legati ai giochi illegali dove secondo la ricerca del Censis la stima del “sottratto” è compresa tra il 15% e il 20% pari a 4,5-6 miliardi di euro.

 

Commentando la ricerca del Censis, il Presidente dell’Associazione “Giochi e Società”, Massimo Passamonti, ha detto tra l’altro: “Speriamo che il comparto del gioco abbia finalmente raggiunto la consapevolezza della propria importanza e che soprattutto di questa importanza si sia data prova a tutte le istituzioni interessate. La rappresentazione data dal Censis sull’evoluzione dell’intero settore, la sua rilevanza economica e sociale, l’evidenza della grande imprenditorialità necessaria, e insieme a questi risultati il riconoscimento dato dall’adesione a Confindustria di importanti realtà associative del settore, ci auguriamo possano essere un passo decisivo per fare del settore dei giochi un’occasione importante di crescita del paese”.

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